Valle Brembana NEWS

Sedrina, il riconoscimento 2009 a Marina Rota. Per cinque anni ha aiutato la compagna disabile. SEDRINAÈ stato assegnato a Marina Rota, ventenne di Sedrina, il «Premio Bontà 2009», il riconoscimento con cui ogni anno le associazioni Avis e Aido di Sedrina premiano persone o gruppi che si sono particolarmente distinti in gesti di solidarietà. La consegna del riconoscimento è avvenuta nella Notte di Natale, al termine della Messa di mezzanotte.

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Ricercatori internazionali, studenti e realtà industriali della provincia a confronto sulle nanotecnologie. Il «Nanoday 2009» di domani è promosso dal nuovo centro di ricerca Smilab (società del gruppo Smi, con sede a San Giovanni Bianco), con la collaborazione dell’istituto d’istruzione superiore «David Maria Turoldo» di Zogno. Per l’intera giornata il casinò municipale di San Pellegrino radunerà, per la prima volta in valle, ricercatori e studiosi europei delle nanotecnologie. «È la prima edizione di una serie di importanti conferenze organizzate da Smilab – spiega Fabio Chiesa direttore dell’innovazione del gruppo Smi -. Le nanotecnologie sono la scienza del futuro, una ricerca di frontiera ancora poco conosciuta. La Valle Brembana gioca un ruolo centrale nel mondo della ricerca europea».

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Investimento da 12 milioni per realizzare il polo tecnologico Smilab nell’ex cartiera Cima: sarà pronto in autunno. Il personale specializzato raddoppierà da 40 a 80 addetti. Al via anche collaborazioni con scuole e università. Portare a San Giovanni Bianco ricercatori da tutto il mondo, diventare punto di riferimento per le aziende che desiderano far ricerca e innovazione «di frontiera». È il nuovo progetto messo in campo dalla Smi Spa, il gruppo di San Giovanni Bianco che produce macchine per imballaggi. Il progetto si chiama Smilab e sarà un polo scientifico e tecnologico d’avanguardia. Per realizzarlo l’azienda brembana mette sul tavolo un investimento da 12 milioni di euro.

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Il preside: istituzioni e imprenditori investano sui nostri giovani L’istituto di Zogno conta 1.177 allievi. Una risorsa per due valli. Chiamarlo scuola sembra quasi riduttivo. L’istituto superiore «David Maria Turoldo» di Zogno è piuttosto una cittadella dell’istruzione, popolata da 1.177 studenti e 141 docenti. A Camanghè lo spazio non manca, caso raro per un istituto superiore. Aule e laboratori in due blocchi nuovi e funzionali, una grande palestra, bidelli in camice blu ad ogni piano che controllano chi va e chi viene e alle pareti grandi poster con il volto e le parole di padre Turoldo («essere nuovi come la luce a ogni alba»).

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