San Giovanni Bianco, un’occasione persa per il paese natale

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San Giovanni Bianco – «Noi? Disponibilissimi, se ci avessero coinvolto». Marco Milesi, sindaco di San Giovanni Bianco, patria del Ceresa, rimpalla la responsabilità del vuoto di iniziative -proprio nel periodo della mostra cittadina – nel comune brembano dove il pittore nacque e visse. Se n’è parlato martedì sera a BGTv, dove, la giornalista Paola Abrate ha chiesto conto dell’assenza del Comune all’assessore alla Cultura della Provincia, Giovanni Milesi che (anche lui) è di San Giovanni Bianco e nella Casa Ceresa – in parte trasformata in spazio multimediale per la comunità – ci vive. «Bisognerebbe sentire le ragioni del Comune – ha concluso in trasmissione, salomonicamente, l’assessore provinciale – ma non è presente». Di conseguenza nessun processo alle intenzioni, solo un po’ di meraviglia per l’occasione culturale e turistica mancata.

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Carlo Ceresa, la dignità della semplice pasta umana

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Ci sono parole che si attaccano al destino di certi artisti e non se ne staccano più. Ho in mente quel che Longhi scrisse di Caravaggio, oppure Francesco Arcangeli del suo amato Ludovico Carracci. O gli aggettivi con cui Luciano Bellosi è planato su Duccio. Le parole che Giovanni Testori assegnò a Carlo Ceresa sono certamente di quella categoria. Come sempre accade sono invenzioni linguistiche che si generano da un grande amore, che dà come esito anche una lucidità critica che nessuno strumento intellettuale riuscirebbe a restituire. Giovanni Testori aveva avuto il suo primo incontro con Carlo Ceresa all’inizio della sua parabola di critico. Era il 1953 ed era stato proprio Roberto Longhi a pubblicare sulla celebre rivista Paragone un saggio dell’allora giovane studioso milanese dedicato a Carlo Ceresa ritrattista, dopo che lo stesso Ceresa era stato tra i protagonisti della grande mostra milanese dei «Pittori della realtà».

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Carlo Ceresa arriva a Bergamo città

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Performance teatrale per annunciare la mostra “Carlo Ceresa. Un pittore del Seicento lombardo tra realtà e devozione” che si aprirà al Museo Bernareggi e all’Accademia Carrara dal 10 marzo al 24 giugno 2012. Sullo sfondo del palco il dondolio di un’altalena e il sinuoso movimento dello strascico bianco della veste della bambina seduta, a metà palco la proiezione di alcune delle opere di Carlo Ceresa e tra palco e platea il movimento degli attori e dei lettori che hanno dato vita all’opera, alle origini e al tempo dell’artista bergamasco. Ieri sera, domenica 26 febbraio alle 21, nella cornice del Teatro Sociale di Città Alta un “tutto esaurito” ha accolto lo spettacolo di arte, letteratura e musica della produzione deSidera teatro&territorio. Il “Carlo della Brembana” è stato il primo e ultimo evento di musica e letteratura all’interno del progetto territoriale “Carlo Ceresa”, interpretato la prima volta il 14 maggio 2011 a San Giovanni Bianco, paese dell’artista, e l’ultima volta prima della mostra, ieri sera a Bergamo.

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Ponte dell’Immacolata senza precipitazioni nevose

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Orobie MeteoMeteo Orobie – Percorso invernale irto di ostacoli: Ponte dell’Immacolata senza precipitazioni nevose. Anche se l’insistente alta pressione in questi giorni incomincia a dare segni di cedimento, la stagione invernale rimane “confinata” al di là della catena alpina. Un flusso di correnti umide occidentali collegato a un profondo centro di bassa pressione posizionato sul Mare di Norvegia, spinge diversi sistemi nuvolosi verso il vecchio continente. Nuovi impulsi nei prossimi giorni “lambiranno” il comparto orobico, con ventilazione sostenuta, ma con precipitazioni scarse, per non dire nulle.

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