Un anno, in media, di lista d’attesa ma anche più. Con le richieste di diagnosi che, peraltro, sono in continuo aumento (dalle 136 del 2009 alle 225 del 2011). Il servizio di neuropsichiatria infantile per la Valle Brembana, con sede a Zogno e gestito dal- l’Azienda ospedaliera di Treviglio, nonostante il miglioramento recentemente avviato, resta «carente». No psicologo fisso A sostenerlo e a puntare il dito su chi dovrebbe potenziarlo (il polo di Zogno, peraltro, non dispone an- cora di psicologo fisso) è l’assessore ai Servizi sociali e presidente dell’Assemblea dei sindaci brembani Ezio Remuzzi. Proprio la Comunità montana Valle Brembana, più volte, durante il 2012 aveva chiesto all’Azienda ospedaliera un cambio di marcia. Il potenziamento, dicono da Treviglio, c’è stato, ma a quanto pare non è bastato. Tanto che la Comunità montana ha sollecitato un nuovo incontro. Il disagio interessa centinaia di famiglie che ogni anno si rivolgono alla sede di Zogno per problemi emotivi o comportamentali del figlio: avuta la risposta che per la prima diagnosi occorre attendere anche più di un anno, spesso si rivolgono a strutture private, in particolare alla «Nostra famiglia» di Bosisio Parini (Lecco), con costi non indifferenti.
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