Dalla fiera di Branzi dieci tour sui formaggi

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Branzi – Dieci itinerari turistici ispirati ai Formaggi principi delle Orobie: Formai de mut, Bitto storico, Branzi Ftb, Strachitunt Valtaleggio, Agrì di Valtorta e Stracchino all’antica. I tour saranno presentati, domenica alle 10,30, nell’ambito della nona Fiera di San Matteo, rassegna di cultura, turismo ed enogastronomia in programma da domani a Branzi, patria del formaggio omonimo. L’idea che si vuole far passare è che la valle non è solo sci invernale o trekking estivo, ma può offrire tanto in ogni stagione». Ecco gli itinerari: «Storia, sapori e relax tra Carona, Branzi e Roncobello» (con due proposte diversificate, estiva o invernale), la «Valle Brembana occidentale » da Valtorta alla Valle di Mezzoldo (estiva e invernale), quindi la «Patria del Taleggio, delle poste e di Arlecchino», a Lenna, in agriwellness per il «Benessere alla maniera del contadino» e alla scoperta della cultura rurale, San Pellegrino con il liberty e l’agriturismo a Sedrina per lo Stracchino all’antica, Zogno con le grotte e il tartufo nero di Bracca, la Val Serina con la visita a un’azienda agricola e, infine, l’albergo diffuso di Ornica e la Val d’Inferno. Si tratta di itinerari di due giorni (un pernottamento) con prezzi dai 75 ai 180 euro circa che saranno acquistabili a breve sempre tramite la Fiera di San Matteo. E se vetrina della valle vogliono essere gli itinerari, altrettanto farà da domani a domenica la fiera di Branzi.

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Iniziate le riprese di Io, Arlecchino a Cornello dei Tasso

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giorgio_pasottiCornello dei Tasso – “Ciak si gira!” è questo il suono che in questi giorni riecheggia tra i portici e i vicoli dell’antico borgo di Cornello dei Tasso, in Valle Brembama, da martedì 17 settembre infatti sono iniziate le riprese del film “Io, Arlecchino” per la regia di Matteo Bini. Un luogo dove il tempo pare essersi fermato secoli fa, in questi giorni, ma soprattutto in queste notti sta avendo nuovo vita. Notti perché è proprio dalla sera e fino all’alba che le scene vengono girate. Un cast interessante, da Robert Herlitzka, Valeria Bilello a Lunetta Savino (la simpatica Cettina di un medico in famiglia) al protagonista, un bergamasco doc come Giorgio Pasotti. Un film particolare, non l’Arlecchino che tutti si aspettano con costumi d’epoca ma una favola antica girata con abiti contemporanei, una sorta di rivisitazione odierna, sullo sfondo però, i veri luoghi dov’è nato questo personaggio. Tutta la comunità si è data da fare e resa disponibile, chi ha prestato i cavalli per una scena, chi si è messo in posa alla finestra e chi, com’è accaduto martedì a due anziane signore che stavano chiacchierando sotto un porticato, è stato chiesto se potevano continuare a farlo, sedute però su una panchina mentre si girava la scena iniziale, in cui Pasotti arrivava nel borgo. Numerose le comparse difatti, e la maggior parte sono adolescenti o anziani della valle. Proprio una delle case di Cornello diverrà nel film la casa di Arlecchino.

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Arlecchino, una statua per la valle Brembana

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arlecchinoValle Brembana – Sarà alta tre metri, in marmo bianco di Carrara, dipinta nella tradizionale casacca a pezze colorate e poggerà su un basamento di arabescato orobico di due metri. Il progetto della statuascultura di Arlecchino, prevista alla rotatoria di Villa d’Almè, è pronto. Presentato martedì scorso nella sede della Comunità montana Valle Brembana, a Piazza Brembana, ora attende il finanziamento. Servono 64 mila euro – tanti, forse, in tempi di crisi – ma la cordata per riuscire a raccoglierli è partita da tempo e le premesse per la sua realizzazione sembrano esserci tutte. A partire dal primo assenso dei sindaci – una quindicina – presenti all’incontro di Piazza Brembana con l’attore Giorgio Pasotti e la produzione del film «Io, Arlecchino». La scultura, infatti, nasce dalla volontà di alcuni imprenditori della valle di accompagnare le riprese e poi l’uscita del film con un segno visibile dell’appartenenza della maschera alla terra brembana. Il disegno e la successiva realizzazione della statua sono di «Sonzogni pietre antiche» di Zogno, azienda leader negli allestimenti, con marmi e graniti, di prestigiose dimore in tutta Italia. La Comunità montana, presente all’incontro con il presidente Alberto Mazzoleni e il vice Giovanni Fattori, farà la sua parte con una quota.

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Branzi capitale dei Formaggi con la Fiera di San Matteo

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Presentazione-San-Matteo5Branzi – Formaggi, ma non solo. Il 20, 21 e 22 settembre, all’area fieristica di Branzi si terrà la «Fiera di San Matteo», kermesse che farà rivivere l’antichissimo incontro tra allevatori e produttori delle Orobie che qui, fin dal 1700, si davano appuntamento per mettere in mostra e vendere i loro gioielli caseari. La fiera di quest’anno, oltre ai tradizionali appuntamenti legati al mondo dei formaggi (il programma in allegato), offrirà ai visitatori la possibilità di riscoprire angoli particolarmente suggestivi del paese. La presentazione ufficiale si è tenuta venerdì 13 settembre nel locale «L’Alimentari» di via Tassis, in Città Alta, dove Francesco Maroni, patron dell’iniziativa, ha esposto le novità dell’edizione numero nove. Un evento che, come anticipato, si espande e va oltre i confini dell’area fieristica: un bus navetta, infatti, condurrà i turisti tra le casere e in alcuni borghi dimenticati ma ancora di grande fascino: qui artigiani, artisti e casari saranno al lavoro come un tempo.

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