Smi Wrap Per sindacati e lavoratori della Smi Wrap (ex Cartiere ) di San Giovanni Bianco, la prossima sarà una settimana cruciale riguardo ai destini della società dopo l'annunciata cessazione delle attività a fine giugno. Dopo l'incontro avuto in Provincia mercoledì, ieri si sono svolte le assemblee di fabbrica con la fermata di 3 ore delle attività produttive. «La preoccupazione dei lavoratori è palpabile – commentano Gigi Pezzini e Marcello Bertazzoni, segretari provinciali di Fistel-Cisl e Slc-Cgil -: per questo serve chiarezza già dalle prossime ore.

A partire dall'incontro in Confindustria Bergamo mercoledì: i sindacati chiedono che già in quella sede emerga un impegno concreto affinché siano esplorate tutte le possibilità di cessione delle attività produttive per salvaguardare il patrimonio occupazionale nella : «Occorre percepire in modo definitivo se qualcuno ha interesse alla continuità aziendale – dicono -. È un'opportunità importante per tutti: istituzioni, Confindustria, territorio.

Contemporaneamente, per il sindacato è doveroso ci si prepari ad attivare la rete di ammortizzatori sociali necessari a gestire l'emergenza occupazionale che coinvolgerebbe la settantina di dipendenti di San Giovani Bianco: «Serve immediatamente un accordo sindacale in cui ci sia l'impegno del gruppo Smi a salvaguardare l'occupazione sia attraverso il ricollocamento dei lavoratori della ex Cima nelle altre società del gruppo sia facendosi carico di ricollocamenti in aziende sul territorio. Ma è anche necessario attivare tutti gli ammortizzatori sociali del caso a partire dalla cassa integrazione straordinaria per cessata attività (con adeguate coperture d'integrazione al reddito da parte 'azienda stessa), passando per la mobilità volontaria per chi singolarmente dovesse trovare una ricollocazione.

L'Eco di Bergamo