San Giovanni Bianco bussa a e Dossena I sindaci: «Nessuna richiesta ufficiale. L'Amministrazione comunale di San Giovanni Bianco avrebbe chiesto aiuti economici ai Comuni di Dossena e Serina per cercare di far fronte alla difficile situazione di cassa. Richiesta, quella rivolta al Comune di Dossena, resa nota al Consiglio comunale di San Giovanni Bianco dell'altra sera dal consigliere di minoranza Sergio Sonzogni e che il sindaco Gerardo Pozzi (Lega Nord) non ha negato, preferendo però non approfondire la cosa.

Per ripianare i debiti del Comune – ha aggiunto poi Sonzogni a margine del Consiglio – sono stati chiesti aiuti anche a Serina». «In Comune non è arrivata alcuna richiesta scritta ufficiale», rispondono sia Franco Zani di Dossena sia Michele Villarboito di Serina.

Al centro del dibattito della seduta consigliare dell'altra sera proprio un'interrogazione presentata dalla lista civica di minoranza guidata da Sergio Sonzogni sulle difficoltà economiche del Comune e l'operazione di factoring (cessione di credito) avviata per pagare alcune ditte. Il quadro è stato illustrato dalla responsabile della Ragioneria Elisabetta Licini. A causa di mancati introiti Ici (tra cui 190 mila euro dall'ex Cartiera Cima) e statali, il Comune, nel 2007, non era in grado di pagare alcune ditte. Per pagarle, in sostanza, ha ottenuto un prestito di 887 mila euro da una società bancaria, soldi da restituire, con interessi, in un anno.

«Ora abbiamo chiesto la proroga del pagamento al 15 gennaio 2010 – ha detto Licini –. È stata pagata una prima rata di centomila euro, il resto sarà diluito nel corso del 2009. Per tale proroga, il prossimo anno dovremo pagare interessi e penali per 51 mila euro, ma ricordo che lo Stato deve al nostro Comune un milione e 24 mila euro derivanti da gettito Ici delle aree industriali. Soldi che dovrebbero rientrare a partire dal 2009». È quindi intervenuto il consigliere di minoranza Sonzogni: «Per i prestiti chiesti, il Comune dovrà pagare complessivamente 98 mila euro di interessi: soldi buttati via per una gestione poco oculata del bilancio. E intanto, al ragioniere che ha eseguito l'operazione di factoring, si chiedono 70 mila euro, decidendo che lui è il colpevole di un'operazione errata».

«Oggi il Comune ha mutui in corso per dieci milioni di euro – ha continuato Sonzogni – ha lavori pubblici non pagati a imprese per un milione e 216 mila euro e fatture non pagate a fornitori per un milione e 270 mila euro. Così per pagare i debiti si bussa alle altre Amministrazioni comunali».

«Purtroppo dobbiamo fare i conti con la riduzione dei trasferimenti statali – ha risposto il sindaco Gerardo Pozzi –. Non siamo, comunque, al dissesto finanziario come prospettato dal consigliere Sonzogni. Ci sono difficoltà di liquidità ma la situazione si può risolvere risparmiando e tagliando le spese».

Ha aggiunto poi il vicesindaco Oscar Mostachetti: «Per rispettare il patto di stabilità occorre fare anche scelte impopolari: tagliare le spese e poi recuperare i crediti. Quello che sta facendo il sindaco è giusto. E vorrei ricordare che, nonostante le difficoltà, i servizi ai cittadini non sono stati interrotti».
È stata poi la volta del revisore dei conti del Comune, Giuseppe Facchinetti: «Il Comune ha in corso mutui molto elevati, un totale di 11 milioni di euro a fine 2007: un indebitamento eccessivo e per questo, negli ultimi anni, avevo consigliato all'Amministrazione di contenere le spese. Comuni molto più grossi di San Giovanni Bianco, per esempio, hanno un indebitamento inferiore».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di

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