Riapriamo il casinò in Val Brembana così avremo nuovi posti di lavoro
Senza categoria Articolo letto da 1.413 utenti - Pubblicato il 13 Aprile 2012San Pellegrino Terme – “Mi auguro che chi deve decidere capisca che questa è un'opportunità che alle casse dello Stato non costa niente e che soprattutto offre un'occupazione alla gente della Valle brembana, che è costretta ad andarsene perché non ci sono posti di lavoro”. Con queste parole il sindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi, spiega il senso della lettera inviata al Presidente del Consiglio, Mario Monti, per chiedere la riapertura del Casinò. «Per ora – sottolinea il primo cittadino – mi hanno risposto il ministro degli Esteri, Giulio Terzi S.Agata, un dirigente del ministero degli Interni e il ministro del Turismo Gnudi. Sono risposte che però non promettono nulla.
Se sono fiducioso? È una parola grossa, ma in questo momento di crisi fortissima anche noi sindaci non dobbiamo lasciare nulla di intentato e sfruttare tutte le possibilità per lo sviluppo del territorio e l'occupazione. San Pellegrino e la Valle Brembana vivono dal 2003-2004 una condizione drammatica di vera e propria emergenza occupazionale e sociale, che si è ulteriormente aggravata in conseguenza della crisi economica mondiale in atto. La riapertura della casa da gioco potrebbe, almeno in parte, risolvere la situazione».
«Alla gente che viene da noi per chiedere lavoro – prosegue Milesi – non possiamo più limitarci a esprimere solidarietà a parole, perchè delle parole non sanno che farsene. Questo dovrebbe essere compreso ai livelli più alti del nostro governo e non capisco perchè non debba esserci l'autorizzazione ad aprire il Casinò. Tutte le remore morali che adesso solleva qualcuno, dove erano quando hanno consentito l'apertura indiscriminata dei Casinò online e la distribuzione ovunque dei videopoker che tanti gravi problemi sociali stanno creando? In un Casinò ci sarebbero norme più rigide, maggiori controlli e garanzie rispetto a quanto accade oggi, quando tutti possono giocare, anche i minorenni».
Secondo Milesi, inoltre, la riapertura permetterebbe all'amministrazione comunale di valorizzare un monumento liberty di grande importanza (San Pellegrino è una delle capitali italiane di questo stile architettonico) e di recuperare anche il Grand Hotel, che è di proprietà pubblica e che è chiuso da anni e per il quale, al momento, non esistono progetti di recupero. «Tutto il grande rilancio turistico di San Pellegrino – conclude Milesi – sancito da un Accordo di Programma, sottoscritto il 30 gennaio 2007, è puntato soprattutto sulla realizzazione di un nuovo centro termale. La riapertura del Casinò completerebbe l'offerta turistica, come accade in altre parti del mondo».
Michele Andreucci – Il Giorno – bergamo e Provincia
3 Risposta a “Riapriamo il casinò in Val Brembana così avremo nuovi posti di lavoro”
Scrivi il tuo Commento
You must be logged in to post a comment.
Inserito il 13 Aprile 2012 alle ore 12:23 GMT+0100
Sicuramente essendo un abitante brembano auspico fortemente che l’appello del sindaco Mlesi non cada nel vuoto! Mi rivolgo a benpensanti:questa è l’unica alternativa per questa (misera)valle. Chi si oppone a questa idea è gente che sicuramente non è ne pendolare ne trasfertista x lavoro. Ne sò qualcosa avendo lavorato per 35!! anni fuori valle! Non è per niente piacevole.
Inserito il 13 Aprile 2012 alle ore 13:23 GMT+0100
…”Tutte le remore morali che adesso solleva qualcuno, dove erano quando hanno consentito l’apertura indiscriminata dei Casinò online e la distribuzione ovunque dei videopoker che tanti gravi problemi sociali stanno creando? In un Casinò ci sarebbero norme più rigide, maggiori controlli e garanzie rispetto a quanto accade oggi, quando tutti possono giocare, anche i minorenni».”…
Sul perchè non si aprano nuove case da gioco a vantaggio di casinò online e macchinette da bar ,credo ,riferendosi al passaggio sopra indicato,che la risposta sia ben spiegata nella domanda…
Inserito il 14 Aprile 2012 alle ore 17:54 GMT+0100
le solite balle che da sei o sette anni il sindaco milesi e l’immobiliarista percassi mettono periodicamente sui giornali e che noi della valle naturalmente beviamo come gli allocchi. SVEGLIA!?!?