Riaperta la strada per l’Arera, da giugno si pagherà l’ecopass
Senza categoria Articolo letto da 469 utenti - Pubblicato il 26 Aprile 2013Oltre il Colle – La strada che da Zambla Alta porta alla località Plassa e da qui alle pendici del monte Arera è stata riaperta. L'amministrazione comunale di oltre il colle, infatti,ha sbloccato l'ordinanza con la quale, lo scorso marzo, a causa delle abbondanti nevicate, aveva vietato il transito di pedoni e veicoli per l'Arera, ogni estate raggiunta da migliaia di escursionisti. Per permettere il passaggio di mezzi di emergenza la strada era stata comunque pulita dalla neve, ma il pericolo di slavine restava molto alto. Ben quattro ne sono scese sulla strada comunale che collega Zambla Alta alla Plassa e l'unica famiglia residente nel condominio, in località Plassa, è rimasta isolata per una settimana. Con la riapertura della strada, dal prossimo giugno, entreranno in vigore anche le tariffe definitive per il parcheggio, a quota 1.600 metri, situato ai piedi del pizzo arera.
Escursionisti, turisti e residenti, infatti, pagheranno una tariffa fissa di quattro euro al giorno (le tariffe sono state modificate rispetto alle previsioni iniziali di gennaio della Giunta). Si potranno inoltre acquistare abbonamenti di 20 euro al mese per gli abitanti e 50 euro per i turisti. I veicoli che esporranno il cartellino di disabile a bordo saranno esonerati dal pagamento, così come le forze dell'ordine e i mezzi di emergenza. Il pagamento avverrà con «ticket-grattini », dove occorre grattare la data del parcheggio. Ticket che saranno acquistabili in tutti gli esercizi pubblici del comune di Oltre il Colle. L'intento dell'amministrazione comunale, come già più volte sottolineato dal sindaco Valerio Carrara, è quello di sfruttare questo parcheggio fino a oggi poco utilizzato, regolamentando la sosta delle auto ed evitando parcheggi selvaggi lungo la strada, frequentata da migliaia
di escursionisti.
Quello che sarà introdotto a Oltre il Colle sarà di fatto il secondo ecopass della Valle Brembana dopo l'esperimento della scorsa estate sulla strada comunale che da Capovalle di Roncobello porta alla Conca di Mezzeno, in alta Valle Brembana. Esperimento che ha funzionato, con la «raccolta» grazie ai ticket, per il Comune, di circa 13 mila euro. A Roncobello le tariffe sono, però, più basse: si paga due euro per il giornaliero, cinque per il settimanale, 15 euro per il mensile e 30 per tutta la stagione.
Gloria Bertocchi – L'Eco di Bergamo
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8 Risposta a “Riaperta la strada per l’Arera, da giugno si pagherà l’ecopass”
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Inserito il 26 Aprile 2013 alle ore 10:28 GMT+0100
Bella notizia.
Speriamo che la strada asfaltata ci porti fino in vetta all’Arera.
E magari lassù si potrebbe fare un centro benessere. Tanto di moda oggi.
Inserito il 27 Aprile 2013 alle ore 06:51 GMT+0100
E’ si. sarebbe il massimo Silska. Mai disperare, certe volte i sogni si avverano, e vedrai che fra qualche anno ci saranno sorprese!
Inserito il 27 Aprile 2013 alle ore 09:49 GMT+0100
Incredibile come si cerchi sempre di far passare lucciole per lanterne! Dice il sindaco che “L’intento dell’amministrazione comunale, come già più volte sottolineato dal sindaco Valerio Carrara, è quello di sfruttare questo parcheggio fino a oggi poco utilizzato, regolamentando la sosta delle auto ed evitando parcheggi selvaggi lungo la strada, frequentata da migliaia di escursionisti. Io piuttosto direi che “L’intento della amministrazione comunale e’ quello di sfruttare le migliaia di escursionisti per far soldi!”. Diceva un noto politico italiano che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina… e come non si puo’ pensare male con un ticket giornaliero di 4 Euro????
Inserito il 27 Aprile 2013 alle ore 16:42 GMT+0100
Per questi amministratori l importante come al solito è farti aprire il portafoglio, fare cassa, ogni balzello è lecito . Evidentemente per l oro la parola crisi ha un significato diverso, oppure fanno finta di non saperlo. 4 euro di questi tempi sono tanti, ripensateci !
Inserito il 28 Aprile 2013 alle ore 11:06 GMT+0100
Complice anche il periodo di crisi e la riduzione dei trasferimenti dallo Stato alle Regioni, si conferma purtroppo una tendenza pericolosa: l’imposizione di tasse e balzelli vari sui turisti, senza peraltro ricevere una adeguata offerta turistica, con l’unico scopo di fare cassa. L’amministrazione di Oltre il Colle avrebbe fatto piu’ bella figura nell’ammettere chiaramente lo scopo della introduzione del pedaggio. Quattro euro al giorno sono tanti, ma di fronte ad un comportamento trasparente (come quello della amministrazione di Roncobello), sarei anche stato disposto a pagarli. Cosi’ invece mi sa di presa in giro! E, per quanto mi riguarda, la soluzione e’ semplice: non salire all’Arera! Spero che in tanti seguiranno la mia proposta, in modo da indurre l’amministrazione comunale a rivedere le tariffe di accesso.
Inserito il 28 Aprile 2013 alle ore 20:54 GMT+0100
Noto che il problema non e’ la strada ma i 4 euro, la strada vi fa comodo!!!
Inserito il 29 Aprile 2013 alle ore 12:51 GMT+0100
La risposta di Brembano è appropriata.
Il mio intervento riguardava proprio la strada.
Su certe montagna non si va con la macchina.
Io che ho paura o non ce la faccio a fare subacquea non scendo sotto il livello dell’acqua. Lo stesso dovrebbe valere per la montagna. Se non me la sento non ci salgo. Inoltre, e cosa principale, si DETURPA L’AMBIENTE, si INQUINA. La strada può andare bene se l’accesso è limitato ai mezzi di soccorso, al rifugista. Non a tutti perchè si pagano 2 o 4 Euro. Vogliamo capirla di avere rispetto per la natura!!!! Ci stiamo automarcendo.
Inserito il 29 Aprile 2013 alle ore 18:30 GMT+0100
Rileggendo il mio intervento alla luce dei due ultimi commenti, mi accorgo che in effetti ho espresso il concetto il modo poco chiaro. Anche io sono indubbiamento contrario a questo tipo di strade, anche se mascherate con il nome altisonante di agro-silvo-pastorali. La cima va guadagnata passo dopo passo, e se le capacita’ non ce lo consentono, ci sono tante altre cime piu’ facilmente raggiungibili. E ve lo dice un ex-alpino che ha girato la Valle in lungo ed in largo. Altra cosa e’ l’introduzione del pedaggio che, come gia’ ricordato, le cui motivazioni mi sembrano poco trasparenti.