Recupero Campanile Olmo al Brembo
Olmo al Brembo Articolo letto da 1.734 utenti - Pubblicato il 21 Luglio 2007Si allungano i lavori di recupero del campanile di olmo al brembo
Nuovo look in arrivo per il campanile della chiesa parrocchiale di Olmo al brembo. Resterà «impacchettato» ancora per alcune settimane il torre della chiesa parrocchiale di Olmo al Brembo, in alta valle Brembana, oggetto, in questo periodo, di un accurato restauro conservativo e di recupero. I lavori, iniziati la scorsa primavera, restituiranno solidità e bellezza alla torre campanaria, sopraelevata nel 1931 su un'antica struttura già esistente. Gli agenti atmosferici, le infiltrazioni d'acqua e l'azione deteriorante del gelo hanno compromesso nel tempo la struttura.
Così la parrocchia di Olmo al Brembo, dedicata a Sant'Antonio, in accordo con la Soprintendenza per i Beni ambientali e architettonici, ha avviato, con lo studio progettuale di Walter milesi, architetto di Olmo al Brembo, il necessario restauro. In corso d'opera si sono dovuti eseguire lavori imprevisti che hanno prolungato i tempi di realizzazione del risanamento conservativo. Più di settanta pietre hanno dovuto essere sostituite, perché in diversi punti presentavano frantumazioni. Attualmente è in corso il restauro vero e proprio, con iniezioni di resine, con la pulizia dagli agenti inquinanti e con la chiusura di fessurazioni.
È già stata eseguita una parte del consolidamento statico della torre campanaria. Per quanto riguarda la copertura della sommità, non è possibile, per ragioni tecniche, realizzarla in lamiera e si provvederà quindi a sostituire alcune parti cementizie, là dove necessario. A offrire un importante contributo all'opera è stata la Fondazione bergamasca che ha stanziato 20 mila euro, che si vanno ad aggiungere ai 38 mila erogati dalla regione lombardia, ai dodicimila del Gruppo di azione locale Valle Brembana e ai diecimila del Comune di Olmo al Brembo. Anche l'Italcementi ha donato duemila euro, mentre più di settemila e 500 euro sono stati raccolti in paese attraverso iniziative organizzate dai gruppi locali e attraverso offerte di singoli abitanti.
monica gherardi – L'Eco di bergamo – 21/07/2007
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