Ospedale unito a Bergamo, altro no della Valle Brembana
Senza categoria Articolo letto da 1.923 utenti - Pubblicato il 30 Novembre 2011Valle Brembana – Il no è arrivato dai 12 rappresentanti di algua, camerata cornello, Cassiglio, Cusio, Ornica, Piazza Brembana, Piazzolo, Roncobello, Santa Brigida, sedrina, Taleggio e Zogno. Il sì da Averara, Bracca, Cornalba, Costa serina, Isola di Fondra, Olmo al brembo e San Pellegrino. Astenuti branzi, Carona, Lenna, Mezzoldo e san giovanni bianco. Assenti i rappresentanti degli altri Comuni. Per la seconda volta nel giro di un anno la Comunità montana Valle Brembana ha bocciato una mozione della minoranza in cui si chiedeva l'afferimento dell'ospedale di San Giovanni Bianco dall'Azienda di Treviglio a quella di bergamo. Il primo no fu nel novembre 2010, a sole 48 ore dal «sì» espresso, invece, nell'assemblea dei sindaci. In quell'occasione presidente e assessore ai Servizi sociali della Comunità montana presero sei mesi di tempo per formulare una posizione.
«Investimenti irrisori»
Venerdì scorso la nuova bocciatura della mozione presentata dal consigliere di minoranza in Comunità montana e sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi. «A distanza di un anno – dice Milesi – non si sono degnati di presentare, discutere, valutare, approfondire alcunché, abbiamo riproposto la mozione sottolineando, oltre ai costanti disagi della popolazione, l'ulteriore calo dei ricoveri e l'irrisorietà degli investimenti sull'ospedale». Durante l'assemblea, quindi, la presentazione da parte del consigliere Carmelo Goglio (olmo al brembo) per chiedere la terapia subintensiva a San Giovanni Bianco, servizio da più anni promesso da Treviglio ma mai avviato. «Ma l'assessore Remuzzi – continua Milesi – ha impedito l'approvazione di questa mozione, proponendo la modifica del testo e l'inserimento di una serie di altre questioni che stravolgevano il senso stesso del documento, rendendolo più debole e contraddittorio, obbligando così il presentatore al ritiro della mozione».
«Un comportamento incomprensibile e assurdo che evidenzia mancanza di coraggio, incapacità e incompetenza. Una situazione ancora una volta spiegabile soltanto con il prevalere all'interno della maggioranza della Comunità montana dei ricatti della Lega, fortemente contraria alla prospettiva dell'afferimento dell'ospedale di San Giovanni Bianco a Bergamo e a ogni pronunciamento che possa anche solo suonare come critica alla dirigenza leghista dell'Azienda ospedaliera di Treviglio».
«La Regione non risponderebbe»
Replica l'assessore comunitario Ezio Remuzzi: «Purtroppo la problematica “afferimento” è un tema molto delicato per il quale non giova il “far clamore” fine a se stesso. L'afferimento su Bergamo è stato richiesto e discusso molte volte, tutte senza alcun risultato positivo. La Regione, in questo momento, sembra proprio non voler valutare con attenzione l'ipotesi». «La richiesta di nuovo afferimento è indiscutibilmente lecita in quanto l'ospedale di San Giovanni Bianco evidenzia un'estrema necessità di migliorare l'erogazione dei servizi – continua Remuzzi –. Ma perché perdere continuamente tempo sapendo già che in questi mesi non avremo alcuna risposta? Chiediamo in primo luogo investimenti, sul personale e per l'acquisto di attrezzature. Come possiamo pretendere investimenti da Treviglio se nello stesso momento continuiamo a chiedere alla Regione di cambiare gestore dell'ospedale? Chiediamo, invece, l'avvio di interventi specifici per ottenere i miglioramenti necessari».
Infine la mozione di Goglio. «Si chiedeva giustamente l'attivazione della terapia subintensiva – prosegue Remuzzi – ma tale documento doveva necessariamente essere modificato in quanto impreciso. Chiediamo quindi a Treviglio di dimostrarci se realmente, in questa situazione, possono essere attuati gli investimenti richiesti».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo
2 Risposta a “Ospedale unito a Bergamo, altro no della Valle Brembana”
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Inserito il 30 Novembre 2011 alle ore 15:33 GMT+0100
Ecco che esce allo scoperto la vera “faccia” della maggior parte degli amministratori locali, quelli che uniti combattono l’Art.16, quelli che parlano di territorialità, di servizi e via dicendo.E dopo dicono che non devono abolire i Comuni sotto i 1000 abitanti? Questa è la lampante dimostrazione che la maggior parte degli amministratori locali se ne frega altamente delle esigenze e dei bisogni della popolazione vallare. Guai al primo sindaco o amministratore che si lamenta di mancanze di risorse per il proprio comune. Io vedo scuole che cadono a pezzi, servizi inesistenti e inefficienti, causa continui tagli da parte di Regione e Provincia e nessuno che si lamenta, ma la cosa piu scandalosa è quando leggi che la Regione finanzia progetti faraonici che non avranno alcun ritorno sia per gli abitanti che per le casse pubbliche (articolo di settimana scorsa qui pubblicato). GRAZIE PER IL DISAGIO CHE CREATE AI CITTADINI.
Inserito il 11 Dicembre 2011 alle ore 20:35 GMT+0100
io dico che i rappresentanti comunali hanno stracciato le firme raccolte x fare gli interessi di qualche ministrucolo di turno, xchè non è possibile che con tutte le firme raccolte tutto sia ndato a farsi friggere…