Piazzatorre – È definitivo: gli impianti sciistici di Piazzatorre, quest'anno, non aprono. L'amministrazione comunale ha cercato di mettere d'accordo tutte le parti in campo, tra cui l'impresa che nel 2010 realizzò lo skiweg tra Torcola e Torcola Soliva e che 20 giorni fa ha chiesto il pignoramento delle seggiovie per il mancato pagamento dei lavori da parte della società «Alta Quota», proprietaria della stazione. Alla fine, però, il Comune non ce l'ha fatta: l'ente e i privati possessori della superficie su cui sorge la partenza di una seggiovia, la Gremei 1, non hanno raggiunto l'intesa.

Nei mesi scorsi l'amministrazione aveva deciso di prendere in affitto gli impianti per sei anni (50 mila euro ogni anno). Inoltre, aveva ottenuto il diritto di riscatto, cioè le rate pagate sarebbero state scontate in caso di acquisto delle seggiovie. Ma a fine novembre lo scontro con il proprietario delle aree di partenza: il sindaco Michele Arioli aveva proposto un contratto di sei anni, mentre i privati erano disponibili solo ad un affitto annuale, prorogabile di stagione in stagione. A complicare le cose, ad inizio dicembre, la notizia del pignoramento: l'impresa Magnati, che aveva realizzato la pista di collegamento fra i due demani sciabili, non era stata pagata completamente dalla società «Alta Quota». Così, in Consiglio comunale, era stato annunciato lo stop per il prossimo inverno. Settimana scorsa c'è stata una svolta, seppur parziale. L'amministrazione, infatti, è riuscita a mettere d'accordo l'impresa pignorante e società «Alta Quota»: «Abbiamo raggiunto un'intesa con il creditore e i proprietari delle seggiovie – spiega il sindaco – per partire con la stagione invernale». Il tentativo, poi, è stato fatto con i privati sulla durata della locazione della partenza della Gremei 1. «Il Comune, suo malgrado, ha accettato le condizioni poste dai proprietari di questi terreni – dichiara Arioli –. In particolare, abbiamo accettato di prendere in affitto la superficie per un solo anno. Non abbiamo ricevuto alcun risposta. Martedì ho anche insistito per un incontro di persona, ma ho trovato un muro invalicabile».

Questa la replica di uno dei privati del paese, Martino Bianchi: «Siamo sempre stati disponibili all'apertura, tanto che abbiamo proposto al Comune una locazione annuale, prorogabile, praticamente, per sempre. Così avremmo garantito gli obiettivi di continuità e stabilità per il futuro gestore. Ma sabato scorso ci hanno inviato un'altra offerta, cioè quella di affittare la superficie per un solo anno. A noi non va bene. Per permettere agli impianti di partire, era sufficiente che accettassero la nostra proposta: contratto di un anno rinnovabile di volta in volta». Per il sindaco è sfumata definitivamente la possibilità di rilanciare la stazione sciistica: «Potevamo comprare le due seggiovie e garantire un certo sviluppo al paese. Non è compatibile con il pubblico interesse che l'economia di una comunità e il destino di un'intera comunità siano decisi dall'arbitrio di un soggetto privato». E sul futuro: «Non possiamo accettare che perduri questo grave danno per l'economia turistica del paese – aggiunge Arioli –. Troveremo delle soluzioni diverse».

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