Internet gratis nelle piazze di Zogno e Piazzatorre
Senza categoria Articolo letto da 2.016 utenti - Pubblicato il 21 Febbraio 2011valle Brembana – Sei piazze bergamasche presto avranno Internet gratis. Il collegamento wi-fi arriverà grazie alla rivista mensile di nuove tecnologie «Wired» che – non nuova a iniziative analoghe – recentemente ha messo a disposizione di 150 comuni, tramite concorso, il kit per l'impianto. Il servizio sarà attivato nei comuni brembani di zogno (probabilmente piazza Italia, di fronte al municipio) e Piazzatorre (piazza Avis-Aido), quindi a Osio Sopra, Bolgare, Calvenzano e Palazzago. Terzo in tutta Italia a inoltrare la domanda al magazine è stato il comune di zogno, davanti a centinaia di comuni.
Il mensile, col progetto «Svegliati Italia», ha messo a disposizione 150 kit per installare senza alcuna spesa una rete wi-fi in una piazza del paese: nel giro di poche ore gli enti pubblici di tutta Italia hanno inviato le mail di adesione. Spiega l'assessore all'informatizzazione del Comune di Zogno Massimo Pesenti: «Siamo primi fra i piccoli Comuni (con meno di 10.000 abitanti) ad aver aderito. Ritrovarsi terzi in una classifica nazionale , accanto a grandi città come Torino, Pisa o Bari, è una bella soddisfazione».
«Siamo nei primi cento comuni – aggiunge l'assessore al Turismo di Piazzatorre Gaetano Bonetti –. Per avere la certezza dell'installazione, però, dovremo attendere l'ok definitivo dalla rivista che deve valutare l'idoneità della piazza. Quindi ci comunicherà tempi e modalità dell'eventuale installazione in piazza Avis-Aido».
«L'intenzione d'installare reti wi-fi gratuite in alcuni spazi pubblici del paese come parco Belotti, in biblioteca e nell'area mercato, peraltro, è già in progetto nell'ambito del Distretto del commercio e sarà realizzato nei prossimi mesi», conclude l'assessore di Zogno Massimo Pesenti.
Alda Zara – L'Eco di bergamo
Alberghi, pizzerie, ristoranti, appartamenti a Piazzatorre – Fotografie immagini di Piazzatorre – Escursioni sui sentieri di Piazzatorre – Manifestazioni a Piazzatorre in media Valle Brembana
19 Risposta a “Internet gratis nelle piazze di Zogno e Piazzatorre”
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Inserito il 21 Febbraio 2011 alle ore 09:05 GMT+0100
Sveglia amministratori della valbrembana
Non aspettiamo trovate pubblicitarie.
Quanto vi costa una connessione internet da offrire ai cittadini? 200/300 euro all’anno?
Tutto questo gasarsi per risparmiare 200/300 euro per un anno, che è la durata di questa trovata pubblicitaria.
Inserito il 21 Febbraio 2011 alle ore 17:20 GMT+0100
Molto pericoloso, e gia’ successo che “bucano” il sistema ed entrano dei terminali del Comune… okkiooo che la rivista mensile non garantisce!!!
Inserito il 21 Febbraio 2011 alle ore 17:54 GMT+0100
@Admin
La linea utilizzata non sarebbe sicuramente quella dei Comuni.
Inserito il 21 Febbraio 2011 alle ore 18:34 GMT+0100
Dal loro sito alcune info aggiuntive:
(sinceramente data la capacità limitata di banda della nostra adsl dubito che non verremo scartati…ma nn si sà mai.)
—
Installeremo 150 Hot Spot Wi-Fi per accesso gratuito a internet in 150 piazze in 150 Comuni; è il nostro contributo per commemorare i 150 anni dell’unità d’Italia e dimostrare che con le giuste idee, le giuste tecnologie e a basso costo è possibile fare molto per il progresso digitale del paese.
Il servizio è gratuito per gli utenti e per i Comuni; le installazioni partiranno dal 17 marzo ed il servizio durerà per tutto il 2011.
Unidata è un operatore di telecomunicazioni, particolarmente specializzato nel fornire servizi di accesso al pubblico Wi-Fi: ha realizzato molte infrastrutture fra le più importanti: RomaWireless, Provincia Wi-Fi, Surf in Sardinia, CGIL Wi-Fi, Wimove.
Wi-Fi Cloud Grazie ai servizi ed infrastrutture di Unidata, con il servizio Wi-Fi Cloud, il Comune non si dovrà preoccupare di installare sistemi complessi, gestire le registrazioni ed autenticazioni (necessario per legge) e varie altre problematiche tecniche ed amministrative, tutto questo è nel sistema Wi-Fi Cloud di Unidata, è sufficiente avere una qualsiasi linea di connessione a Internet e con il kit di installazione fornito sarà tutto semplicissimo.
Viene anche gestito un sistema di roaming fra i vari Hot Spot dell’iniziativa e con il circuito Free Italia Wi-Fi: un utente registrato in un Comune può accedere alle altre reti senza doversi registrare ogni volta.
Anche gli aspetti di sicurezza e privacy sono gestiti con la massima garanzia e semplicità.
Inserito il 21 Febbraio 2011 alle ore 18:37 GMT+0100
Ricapitoliamo, la rete wifi (l’access point?) è gratis, la linea internet la paga il Comune e la possono usare tutti gli “zingari” del wifi, cittadini e non.
La Wired non offre internet gratis ma cerca Comuni che diano internet gratis agli “zingari” del wifi.
Bella trovata, per loro!
Inserito il 21 Febbraio 2011 alle ore 19:31 GMT+0100
Penso sia una bella iniziativa, sempre che non sia solo un’operazione di marketing della http://www.wired.it (la stessa che per farsi pubblicità gratuita aveva proposto “internet” per il premio nobel per la pace.
Dal loro sito c’è anche un articolo rivolto ai dubbiosi che qui riporto:
WIRED MAG SVEGLIA ITALIA
Piazza Wi-Fi: sindaco chiama, Wired risponde
Ai primi 200 comuni che si sono prenotati abbiamo inviato, via mail, un modulo da compilare per avere maggiori dettagli
21 febbraio 2011 di Wired.it Staff
In termini di adesioni l’iniziativa di Wired di portare il Wi-Fi in 150 piazze italiane è stata un successo. Lo abbiamo detto e ripetuto. Le richieste continuano ad arrivare. Il numero dei comuni che hanno abbracciato la nostra iniziativa e degli altri che, per vie diverse, stanno accendendo hotspot per dare la possibilità ai propri cittadini di connettersi gratis, cresce ogni giorno.
Anche i telefoni e le caselle di posta elettronica della redazione di Wired sono stati presi d’assalto. La prima domanda che ci sentiamo porre dalle segreterie delle amministrazioni comunali è: “ Ma è tutto vero? Regalate un hotspot a chi si prenota?”. Risposta: sì, è tutto vero. Seguono domande più specifiche, di genere tecnico e burocratico su come e quando verrà lanciato il segnale.
Per accelerare i tempi e rendere più semplice i contatti tra noi e comuni, stiamo inviando una mail ai primi 200 circa che si sono prenotati. Nel messaggio chiediamo di compilare un form sul sito di Unidata – il nostro partner tecnologico nell’iniziativa – nel quale fornire maggiori dettagli per poter stabilire la fattibilità tecnica dell’operazione. Nel modulo è specificata una condizione indispensabile affinché l’hotspot Wired venga acceso: la piazza interessata deve essere già fornita di una linea di connessione a Internet dove poter installare l’access point.
Certo che non capisco cosa vogliano dire con “già fornita di una linea di connessione a internet”
Tentar non nuoce, con le dovute cautele.
Inserito il 21 Febbraio 2011 alle ore 20:39 GMT+0100
leggendo il form su unidata è chiaro che la promozione consiste nella sola fornitura gratuita per il 2011 del hot spot wi-fi e software di installazione, mentre la linea internet deve darla il comune.
Inserito il 21 Febbraio 2011 alle ore 21:18 GMT+0100
be se danno solo il kit non riesco a capire la novità nell’articolo. Basta una semplice nano-station (access point) con pannellino costo totale 70 euro e si da la connessione internet non solo in una piazza ma a mezza Zogno…. heheheeh
Inserito il 21 Febbraio 2011 alle ore 21:23 GMT+0100
Esatto….loro forniscono gratuitamente e definitivamente un hot spot (non proprio un semplice access point) con relativo software unidata…la connessione la dà il Comune o altri per esso (esempio uffici turistici).
Ovvio che sia un operazione di marketing per loro,e se siamo qui a parlarne vuol dire che funziona…ma prova ad informarti cosa costa un apparecchiatura del genere…come si fà a criticare una iniziativa del genere??
Inserito il 22 Febbraio 2011 alle ore 14:37 GMT+0100
Buongiorno
sono il consulente IT che si occupa della gestione informatica delle scuole primarie e secondarie di primo grado a Zogno. Intervengo sull’argomento, precisando che espongo mie considerazioni personali, che non esprimono in nessun modo il punto di vista dell’ Istituto Comprensivo di Zogno in merito alla questione.
Trovo quanto meno surreale che il Comune di Zogno si preoccupi di fornire il wireless nelle piazze quando le sue stesse scuole, dei quali edifici esso è tenutario, sono quasi tutte prive di una qualsiasi connettività a internet. Parlo della scuola, non di circoli ricreativi o di giardinetti.
L’Istituto Comprensivo di Zogno, escludendo le materne, è costituito da 6 plessi di cui solo le medie di Viale Martiri della Libertà hanno una connessione, per altro una flat a 2 mbps fornita dal Fastweb in regime anti digital-divide per conto del ministero della Pubblica Istruzione.
Tutte le altre sedi, ovvero:
– Elementari di Via Roma *
– Elementari di Ambria *
– Elementari di Endenna *
– Elementari di Stabello
– Elementari di Poscante
non hanno alcuna connettività. Nei plessi indicati con l’asterisco è presente un ‘aula attrezzata a laboratorio di informatica, vi lascio immaginare di quale utilità pratica senza una connessione “all’alba” del 2011. In queste condizioni, pensare di mettere il wi-fi nelle piazze mi sembra quanto meno un’operazione di facciata… dare internet alle scuole, in fondo, fa molta meno scena. Non siete d’accordo?
Andrea Leidi – Zogno
Inserito il 22 Febbraio 2011 alle ore 16:56 GMT+0100
Alle elementari impareranno a leggere e scrivere!!!!
serve internet???
forse per chi ci lavora, nei luuuuuunghi momenti di pausa…
Inserito il 23 Febbraio 2011 alle ore 14:08 GMT+0100
oddio… in prima elementare si impara a leggere e scrivere… se poi si vuol migliorarer l’appremdimeto grazie alle nuove tecnologie nelle classi successive non credo sia tutto questo dramma…
PS. nei luuuuuuuunghi momenti di pausa se fumi 10 sigarette o vai su internet o parli al cellulare con la morosa/o ,o esci a fare la spesa, o sogni ad occhi aperti, poco cambia… i lazzaroni sono lazzaroni con o senza internet…
Inserito il 23 Febbraio 2011 alle ore 20:39 GMT+0100
Per fare informatica nelle elementari non serve internet.
Per usare il pc o i vari office o fare anche pagine web, non serve internet.
A cosa serve internet? A far le ricerche copia incolla? A cosa serve nelle elementari?
Inserito il 24 Febbraio 2011 alle ore 10:59 GMT+0100
Ma come si fa a dire che internet a scuola non serve a nulla???
Certo per chi ha una visione della scuola arretrata di 40 anni può credere ancora a queste favole, ma in un mondo globalizzato come quello in cui viviamo, fondato sulla tecnologia, non si può assolutamente prescindere dall’insegnare tali tecnologie ai propri studenti fin dai primi anni altrimenti ci troveremo ad inseguire, esattamente come è successo per la lingua inglese, considerata inutile per decenni e poi inseguita affannosamente a partire dagli anni ’90.
Quello che ha scritto Andrea è assolutamente condivisibile…
E’ inutile mettere internet nella piazze, tra l’altro non vissute come quelle di zogno, se poi manca in quei luoghi dove dovrebbe esserci,partendo dalle scuole ma non trascurando la biblioteca.
Ora non sono del tutto aggiornato ma fino a pochi mesi fa la biblioteca di Zogno non era minimamente dotata di una connessione wireless ed anzi per accedere ad internet bisognava pagare 2 euro all’ora e non credo che ad oggi le cose siano cambiate; quindi prima di pensare a farsi puà con questbblicite iniziative ci si preoccupi delle cose veramente utili per i propri cittadini che l’articolo sul L’Eco te lo scrivono comunque.
Inserito il 24 Febbraio 2011 alle ore 11:33 GMT+0100
La tecnologia informatica è da insegnare, ma non serve internet, servono persone capaci di farlo.
Come per l’italiano la matematica l’inglese e via via.
Se invece insegnare la tecnologia informatica vuol dire imparare a chattare o a farsi un profilo in facebook, serve certamente internet anche alle elementari.
Inserito il 24 Febbraio 2011 alle ore 13:45 GMT+0100
Certo se abbiamo una visione di internet che si limita al profilo di facebook ed alle chat tutti crederemmo che insegnare ad utilizzare internet sia inutile peccato che queste attività rappresentano meno dello 0,001 % delle potenzialità della rete.
L’invenzione di internet è stata solo la scoperta più import degli ultimi 50 anni e dato che è accessabile potenzialmente a tutti(molto di più si potrebbe fare)perchè mai dovremmo insegnare ad usarla nelle scuole???
Cerchiamo di uscire un pò dalla visione vallare e apriamoci al mondo. Capisco che per molti e per chi ha una certa età possa non essere facile ma vediamo di fare uno sforzo.
Inserito il 24 Febbraio 2011 alle ore 16:59 GMT+0100
Ma non si sta discutendo ne mettendo in dubbio le potenzialità di internet.
L’informatica la insegni anche senza internet.
Internet non è l’informatica.
Fate poi come volete, io non ho di questi problemi “elementari”.
Inserito il 25 Febbraio 2011 alle ore 22:01 GMT+0100
L’informatica è la scienza che tratta dell’elaborazione automatica dell’informazione (da cui il nome inform – matica). L’informatica non è (solo) la tecnica dell’uso del computer così come la cucina non è (solo) la tecnica dell’uso dello sbattiuova.
Il personal computer è una delle tante macchine prodotte dalla scienza informatica per elaborare informazioni. Lo dico perchè stai confondendo il FINE (l’informazione) con il MEZZO (il computer).
Se credi che oggi l’insegnamento dell’informatica di base ai bambini si esaurisca nell’uso pratico del computer mi fai felice, insegnamogli come si sta seduti dritti al tavolo, la dattilografia e le tabulazioni di word (che nessuno di loro a casa usa mai, neanche col mal di pancia). Lasciamo perdere invece le spiegazioni su come possano impiegare meglio le molte ore del loro tempo libero che a casa passano su internet (internet? cos’è internet?), quasi sempre senza la sorveglianza di un’adulto. Trasmettere queste nozioni non è dovere della scuola.
Per tornare al tema della discussione, vuoi farmi credere che se internet non serve a scuola, sia invece una cosa utile in piazza Italia o ai giardinetti della Rasga? In America la grande catena Starbucks, bel nome per chiamare dei bar-caffè, offre di tasca sua il wireless ai clienti, non se la fa trovare pronta dal Comune di turno. Hai capito cosa voglio dire?
Se il “segno ortografico amico” è davvero amico mio, per favore pensi Lui alla connessione in piazza e permetta che il Comune pensi alla scuola, o se non va bene, a chiudere qualche buca in più sulle strade, che di questi tempi non è poco.
Mi spiace anche che consideri “elementari” certi problemi della scuola primaria solo perchè è destinata ai bambini e tu non lo sei più, ti assicuro che non è un gioco.
Inserito il 26 Febbraio 2011 alle ore 12:07 GMT+0100
Ci sono scuole che dicono di avere l’aula informatica ma bisogna fare i turni 5 o 10 bambini per volta, pc vecchi e obsoleti che se li connetti in internet mandi in corto circuito la rete.
Tu che sei nel giro e sei un responsabile IT sai bene che internet è l’ultimo dei problemi per le aule informatiche.
Se si vuole recriminare sulla connessione in piazza anzichè a scuola sono con te d’accordo, ma non nascondiamoci dietro internet per altri problemi.