Pochi ragazzi, dopo sei anni niente trasporto ai pub di e Curno
Il «Bus di notte» che dal 2000, ogni sabato sera, ha accompagnato i ragazzi ai pub e ai luoghi di divertimento della Valle quest'inverno starà fermo. Troppo pochi i ragazzi che lo utilizzavano. Così, il Bianco, capofila 'iniziativa, ha deciso di sospendere il servizio. Alla base dello scarso successo delle ultime stagioni sembra esserci l'orario di rientro a casa: per gli adolescenti sarebbe troppo presto il ritorno poco dopo mezzanotte. Sta di fatto che, dopo sei anni, il trasporto quest'inverno non sarà attivato.

Il servizio era partito nel 2000, all'indomani del tragico incidente stradale del gennaio 1999, in località Tre Croci di San Giovanni Bianco: quattro ragazzi, un ventunenne e due diciassettenni di e una diciassettenne di , persero la vita nello scontro della Fiat Uno su cui viaggiavano contro un autobus. Era un sabato sera e stavano rientrando a casa. «L'iniziativa partì dalla commissione giovani di allora – spiega il sindaco Oscar Mostachetti –. Venne proposto al Comune un servizio di trasporto per i ragazzi del sabato sera. E l'Amministrazione attivò il servizio».

La parola d'ordine era quella di dire basta all'autostop sulla statale dei ragazzini e assicurare loro un trasporto sicuro. Il servizio partì da San Giovanni Bianco per poi estendersi ad altri Comuni della valle. L'autobus partiva verso le 19 da Piazza Brembana, con le fermate successive a , San Giovanni Bianco e Zogno.

Il trasporto, inizialmente, riscosse il gradimento dei ragazzi. Ma poco dopo gli stessi ragazzi chiesero di prolungare l'orario di rientro. Il bus, infatti, ripartiva da Zogno per rientrare in alta valle verso mezzanotte. Troppo presto per qualcuno. «Sarebbe però stato un controsenso tenere in giro i ragazzi il sabato sera fino a notte inoltrata – prosegue il sindaco –. Per cercare di incentivare i ragazzi all'utilizzo del servizio, quindi, lo scorso anno abbiamo prolungato il trasporto fino all'Uci cinemas di Curno, sempre con rientro poco dopo la mezzanotte. Purtroppo non è bastato e gli utenti sono stati sempre di meno».

«Non penso sia stato il costo del servizio ad allontanarli (un euro, ndr) – conclude il sindaco –, ma un modo diverso di organizzare le serate, con gli amici automuniti o, purtroppo, ancora in autostop. Dispiace un po', perché grazie al bus, i ragazzi erano sicuramente più al sicuro. Ma far viaggiare il pulmino vuoto non aveva più senso».

L'Eco di