felice-gimondi-e-giorgio-papaIniziata ufficialmente oggi la marcia di avvicinamento alla 14ª edizione della Gran Fondo Internazionale Felice Gimondi. Si è svolta questa mattina, nella sede del Credito Bergamasco, la conferenza di presentazione della Gran Fondo Internazionale Felice Gimondi in programma domenica 17 maggio. A dare il benvenuto ai presenti accorsi nella Sala Traini è stato il Direttore Generale 'istituto bancario, Giorgio Papa, che ha voluto sottolineare come il Credito Bergamasco abbia scelto di legare ancora una volta il proprio marchio alla figura di Felice Gimondi perché ne condivide da sempre i valori che incarna: “È una persona pulita, sincera e semplice, come la foto emblema di questa edizione della granfondo”.

Ciclismo e banca, due mondi apparentemente lontani, ma che in realtà sono accomunati da quel misto di 99% di sudore e 1% d'invenzione che già Thomas Edison aveva identificato come il segreto della genialità. Gli stessi elementi che chi lavora in banca o pedala in sella ad una bicicletta investe ogni giorno per raggiungere i propri obiettivi.

Sudore e fatica che Felice Gimondi conosce molto bene anche ora che le gare le organizza. “La famosa crisi del 7° anno la stiamo vivendo adesso, alla 14ª edizione, per la particolare situazione economica. Ma abbiamo comunque deciso di mantenere inalterata l'intera struttura della manifestazione, sia in termini di servizi che di risorse investite”. Si rimane fedeli al passato, quindi, a quel passato carico di ricordi nel quale la Paris-Bruxelles (1966) celebrata quest'anno era importante quanto le grandi Classiche, era una gara molto ambita il cui valore oggi inferiore è frutto della modifica dei calendari. “Ero reduce dal Giro del Belgio e dalla vittoria alla Parigi-Rubeaux. Per il freddo intenso che avevo patito nei giorni precedenti mi facevano ancora male i piedi ogni volta che facevo forza sui pedali. La gara si è decisa negli ultimi chilometri: pedalavamo sui marciapiedi asfaltati, ma io sono sceso, ho preferito il pavè e ho guadagnato quei 150 metri che mi hanno permesso di vincere questa gara per la prima volta”.

Claudio Fornoni, Assessore ai lavori pubblici del Comune di , ha focalizzato l'attenzione sulla volontà di collaborazione tra le diversi istituzioni presenti sul nostro territorio. “Non è un caso che Bergamo ospiti due eventi importanti come la tappa del Giro di Italia e la Gran Fondo Internazionale Felice Gimondi nell'arco di soli due giorni”. Ciò implica sforzi economici-organizzativi significativi che però vengono affrontati da tutti molto volentieri perché per Bergamo il ciclismo ha una valenza particolare.

Dello stesso parere è stato il giornalista Paolo Aresi, grande appassionato delle due ruote e portavoce del direttore de L'Eco di Bergamo Ettore Ongis, che ha proposto un'analisi interessante della Bergamo che pedala. “Bergamo è ancora indietro rispetto alle altre città, anche ci sono timidi segnali di crescita. Negli ultimi tempi c'è stato un lento recupero del ruolo della bicicletta, sono comparsi tracciati ciclabili che stanno diventando una vera e propria rete, anche se si tratta sempre di un progresso lentissimo”.

Sui benefici della bicicletta ha voluto riflettere anche , Presidente della , che si è chiesto cosa si possa fare per vivere . “Sicuramente l'attività sportiva svolge un ruolo fondamentale, ma non deve ridursi a semplice sfizio. Deve diventare occasione per stare insieme agli altri, conoscere il territorio che ci circonda e vivere in prima persona Bergamo. Tutto questo è incarnato dalla Gran Fondo Internazionale Felice Gimondi, che prende il nome da uno sportivo che ha fatto la storia del ciclismo e che è ancora molto amato dalla gente”.

Comunicato stampa n°9 del 22 aprile 2009
Ufficio stampa a cura della G.M.S.