Zogno – Ma che cosa dicono i cittadini di , uno degli 11 Comuni bergamaschi virtuosi, in questa mattina nuvolosa? L'edicolante della piazza non sembra per niente soddisfatto di come vanno le cose. Dice Giampiero Bonvicino: «No, non sono contento. Sono qui in mezzo a questo centro storico con i negozi che chiudono, con interi caseggiati vuoti. Non riesco a capire. Alla domenica mattina il centro storico è un deserto e i bar della piazza sono chiusi. Ma le pare possibile? Il centro storico sta morendo. Le piazze in questi anni sono state sistemate bene, la via centrale è pavimentata con il pavé… Si può discutere sulla bellezza della fontana della piazza, qui, davanti al Comune, ma l'intervento di arredo urbano c'è stato.

 Il fatto è che la è trafficatissima, passano persino i camion… e ogni anno bisogna sistemare la strada. Nell'area del mercato non c'è un bagno pubblico…». Giovanni Battista De Zorzi, pensionato, ex dipendente della filatura , appare invece piuttosto soddisfatto, dice: «Il Comune lavora bene, mi sembra, soldi da spendere ce ne sono pochi, ma gli investimenti non sono del tutto mancati in questi anni». Giovanni Sonzogni è pure un pensionato della filatura: «L'amministrazione comunale non va male, il paese è vivibile. Certo, nei pomeriggi dei giorni feriali pure non c'è in giro molta gente. Un problema è il traffico della via storica interna, transitano persino i camion diretti al Monte di Zogno. L'altro problema è lo svuotamento delle case, tanta gente è andata a vivere sul Monte di Zogno e ha lasciato il centro storico. Ci sono interi caseggiati vuoti». Zogno è un paese composto da otto nuclei che erano altrettanti Comuni, accorpati nel 1927.

Giacomo Tassi è presidente dello Sci Club: «La questione del centro storico del capoluogo è facile da constatare. In questi trent'anni si è verificata una migrazione dal centro verso il Monte. Mi pare che i negozianti si diano da fare per animare il centro, esiste l'associazione Punto Amico che riunisce i commercianti a questo scopo». Cristina Pievani lavora nella tabaccheria del centro, dice: «Questo è un bel centro, ma è morto, specialmente al pomeriggio. Al mattino ancora ci si salva, ci sono le mamme e i pensionati che passeggiano, che fanno la spesa, vanno al caffè. Penso che tra le ragioni dello svuotamento ci sia il costo delle case, degli affitti, molto . Allora si preferisce prendere casa fuori dal centro». Si va sul monte oppure nella zona di via San Bernardino. Dice Giuseppe Curnis, pensionato e alpino: «Ci stiamo organizzando per l'adunata di Bolzano… Il nostro è un bel paese, con tante belle frazioni. Dobbiamo migliorare la situazione del centro storico del capoluogo».

L'Eco di Bergamo

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