Comune indebitato, via libera alle alienazioni
San Giovanni Bianco Articolo letto da 1.229 utenti - Pubblicato il 21 Ottobre 2009San Giovanni Bianco – Si potranno vendere l'ex caserma, le vecchie scuole di San Gallo e l'edificio che doveva ospitare la fucina. Il buco nei conti del Comune ammonta a un milione e 773 mila euro: tanto è il disavanzo del 2008 che ora dovrà essere ripianato entro la fine del 2011 con nuove entrate, tra cui la possibile alienazione di proprietà, terreni ed edifici comunali, e la valorizzazione della Casa di arlecchino e di Casa ceresa (con la partecipazione di altri enti o privati nella gestione dei due musei). È stato un Consiglio comunale acceso e affollato quello svoltosi lunedì sera a san giovanni bianco.
Cuore della discussione la sofferenza delle casse comunali, sulle cui cause ha risposto il revisore dei conti Luca Nembrini: «Se ci sono errori nel bilancio è un problema soprattutto del ragioniere, non del sindaco o del revisore dei conti. Qui si sono sovrastimate le entrate e sottostimate le uscite. Dal 1° ottobre 2008, poi, col nuovo responsabile finanziario, le irregolarità sono emerse: c'erano, per esempio, voci in entrata, derivanti anche da anni precedenti, che non sarebbero mai state riscosse». «Se i bilanci degli anni passati non corrispondevano a dati reali – ha replicato il consigliere di minoranza Sergio Sonzogni della “Lista civica per San Giovanni” – gli errori non possono essere di una sola persona, ci sono anche le responsabilità politiche».
La Giunta e chi ricopre cariche di vertice – ha aggiunto Eva Rondi dello stesso gruppo di minoranza – devono vigilare e quindi rispondere degli errori. C'è stata una gestione poco trasparente». «È impensabile e scorretto dare la colpa a uno solo. Ci sono numeri che hanno anche una valenza politica. I mutui, per esempio, non li fa il funzionario» ha aggiunto Tiziana Bonaiti della lista «Insieme». «I conti andavano sistemati – ha risposto il sindaco Gerardo Pozzi (Lega Nord) – e gli errori sono stati tecnici, non è colpa del Consiglio.
Certo, avrei preferito un mandato con soldi da spendere, ma le opere sono state fatte negli anni scorsi e funzionano. In questi anni, vista la situazione, non ci inventeremo nessuna opera. Occorre ripianare i debiti, tirare una linea e ripartire». E per ripianare il buco di bilancio, tra le possibilità, c'è la messa in vendita di alcuni beni comunali (terreni e immobili per un valore complessivo di circa un milione e 270 mila euro, tra cui le ex scuole di San Gallo, l'ex caserma e l'edificio di via XXIV Maggio acquistato nel 2007 per ospitare la fucina del museo Ceresa). Potranno, invece, essere «valorizzate», Casa di Arlecchino e museo Ceresa «tramite una partnership di privati o fondazioni – ha detto l'assessore al Bilancio Daniele Bissolotti rispondendo a una domanda del consigliere Sonzogni – quindi in comproprietà».
Conto consuntivo e piano delle alienazioni e valorizzazioni sono stati approvati con il solo sì della Lega, contrarie le minoranze. Opposizioni che hanno votato no anche alla verifica di bilancio 2009: al 31 settembre scorso il passivo era di 415 mila euro («dovuti a gestione anni precedenti») che dovranno essere recuperati, anche questi, con la vendita di proprietà comunali o altre entrate.
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di bergamo
4 Risposta a “Comune indebitato, via libera alle alienazioni”
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Inserito il 22 Ottobre 2009 alle ore 13:36 GMT+0100
Leggendo l’articolo in oggetto sembra che la colpa del disavanzo sia da addebitarsi solo al funzionario ora in pensione. Probabilmente l’attuale Sindaco non ricorda che da tre mandati è in maggioranza nell’amministrazione comunale, di cui nel penultimo come assessore e nell’ultimo addirittura come Vicesindaco. Considerando che le decisioni di spesa sono scelte della giunta vien da chiedersi come mai ha avallato tutto senza riscontrare anomalie?
Inoltre può spiegare alla gente come mai ha votato con parere positivo il consuntivo del 2007 dove era gia sindaco, lo stesso riportava dati di bilancio in attivo? Non con questo voglio colpevolizzare l’attuale sindaco, ma leggendo la sua dichiarazione “I conti andavano sistemati e gli errori sono stati tecnici, non è colpa del Consiglio (ci mancherebbe, probabilmente dimentica che all’interno dello stesso esiste una maggioranza ” la sua” )…… In questi anni, vista la situazione,non ci inventeremo nessuna opera (sarebbe da sperare). Occorre ripianare i debiti, tirare una linea e ripartire.” A seguito di questa dichiarazione al lettore sorge il dubbio circa le capacita di chi l’ha preceduto o no?. Quando si fanno certe scelte prima o poi bisogna renderne conto alla cittadinanza. Due esempi su tutto:
1) i circa sessantamila euro spesi per la progettazione della “casa per gli anziani” finanziati con un mutuo nel 2007 risultano buttati considerando l’alienazione dell’ex caserma.
2) L’acquisto del fabbricato ex Redondi la trasformazione dello stesso in “museo” ha comportato l’accensione di un mutuo di centodiecimila euro sempre nel 2007 ed ora da alienare. Si potrebbe continuare quasi all’infinito, ma penso che i due esempi per il momento bastino.
Inserito il 22 Ottobre 2009 alle ore 15:29 GMT+0100
solidarietà al ragioniere, persona di comprovata competenza e disponibilità, forse cosi tanto che alcuni hanno pesato bene di approfittarsene, vergognatevi!
Inserito il 22 Ottobre 2009 alle ore 16:03 GMT+0100
le colpe possono essere di tutti o di nessuno, non sta a noi giudicare.
certo è che i primi a rimetterci per questa situazione sono le famiglie in situazione di bisogno.
anche quest’anno devono rinunciare a soldi regionali solo perchè il comune a causa di questa situazione non istituisce lo sportello affitto.
le maggioranze, le minoranze, se ne sono accorte di questo?
Inserito il 22 Ottobre 2009 alle ore 16:43 GMT+0100
Mai visto un ragioniere mandare avanti un bilancio senza che il suo assessore di riferimento lo condividesse.
Il revisore dei conti si faccia un esame di coscienza, è pagato per controllare nel merito non per fare il notaio che controlla nella forma.