«Dagli accertamenti Ici ci aspettiamo sicuramente di più di quanto finora incassato» dice il sindaco Gianalberto Bianchi. Anche l'amministrazione comunale di Carona procederà alla verifica dei valori catastali sulla centrale idroelettrica 'Enel, uno degli storici della Bergamasca (ma nel paese dell'alta Brembana c'è anche un'altra centralina privata e altre tre sono in via di realizzazione). Centrale costruita nel 1924 La centrale di Carona, costruita nel 1924, è collocata sulla riva sinistra del , alla frazione Porta, ed è rifornita da nove bacini di raccolta.

Le acque di scarico vengono riprese mediante uno sbarramento circa 800 metri a valle, costruito nel 1931, che crea un serbatoio di 400 mila metri cubi. L'energia viene trasportata alla centrale Bordogna, che si trova in comune di Moio de' , a valle della quale è stato creato l'invaso del Bernigolo (pure in comune di Moio de' Calvi) al servizio della centrale di . «Valori solo sui fabbricati» «Finora abbiamo incassato 26 mila euro l'anno – continua il sindaco – più 23 mila euro come compensazione dallo Stato. Ma sono valori calcolati solo sui fabbricati, non su diga, canali, turbine e condotte. Per ora siamo ancora alla fase iniziale degli accertamenti, abbiamo procurato al tecnico le mappe digitali e l'aerofotogrammetria».

Ma perché solo ora i Comuni con chiedono gli accertamenti Ici per una legge che, di fatto, c'è da anni? «Un tempo la centrale idroelettrica era una fonte importante di lavoro per la nostra gente – continua il sindaco Bianchi –. C'erano operai di Carona, di . Si faceva manutenzione in alta montagna, c'erano assunzioni stagionali. Ora più nulla, Enel non assume più nessuno, a Carona non c'è personale fisso e per le manutenzioni salgono gli operai da Lenna».

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