Il destino del Grand Hotel? La vendita tra le ipotesi
Senza categoria Articolo letto da 447 utenti - Pubblicato il 11 Agosto 2012San Pellegrino Terme – Vendita o cessione in gestione a una grande catena alberghiera? E chi ci mette i soldi per il recupero (almeno 40 milioni di euro)? Con o senza la realizzazione di una dependence per rendere sostenibile proprio la riapertura? E poi le destinazioni: albergo di lusso con centro congressi, casa da gioco all'ultimo piano o magari portarci anche l'acqua termale? Il recupero del Grand hotel resta il vero problema per il rilancio di San pellegrino. Trovata la soluzione per le terme, il futuro dell'edificio liberty che ospitò regine e letterati, è ancora pieno di dubbi. L'unica certezza è che, stasera, il Consiglio comunale (poi lo farà la Provincia) delibererà la messa in liquidazione della società «Grand Hotel» (al 95% del Comune e al 5% della Provincia), proprietaria dell'immobile.
Un atto obbligato da un recente decreto legislativo visto che la società ha chiuso gli ultimi tre bilanci sempre in rosso. Ma la riacquisizione al Comune dell'ex albergo non sarà così dolce, avrà infatti un costo, in tasse: il 10% del valore (3-4 milioni di euro?), quindi centinaia di migliaia di euro. «L'auspicio è che in Parlamento si accorgano dell'assurdità di tale passaggio – dice il sindaco Vittorio milesi –. Il governo mi obbliga a chiudere una società e a pagare le tasse per riprendere una proprietà che è già mia». il tempo c'è: la messa in liquidazione dovrà avvenire entro settembre 2013. «Potremmo anche decidere di venderlo – continua Milesi – a condizione, naturalmente, che venga restaurato e riaperto. Per gli enti pubblici il recupero, economicamente, è proibitivo. D'altronde, fin dal 2007, quando venne sottoscritto l'accordo di programma con Regione e Percassi, le soluzioni sul Grand Hotel non sono mai state certe». L'ex albergo resta comunque nei piani di Percassi. Le stesse grandi catene alberghiere (tra queste anche l'americana Hilton), interpellate per la gestione dell'hotel delle nuove Terme, hanno sempre detto di preferire il maestoso edificio liberty recuperato a qualsiasi altra nuova realizzazione.
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di bergamo
5 Risposta a “Il destino del Grand Hotel? La vendita tra le ipotesi”
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Inserito il 11 Agosto 2012 alle ore 13:55 GMT+0100
Possibile che nella (mezza) pagina della Valle Brembana si parli sempre di San pellegrino Terme, Brembilla e di un agriturismo d’Oltre Goggia? Alta Valle, Valle Serina e Valle Imagna fanno parte di quella pagina? Dopo l’ennesimo articolo di ‘sto genere, lunedì ho disdetto l’abbonamento a L’Eco. Non ne potevo piùùù!!
Inserito il 11 Agosto 2012 alle ore 16:21 GMT+0100
Ma non doveva ritirarlo percassi per fare il più bell’albergo del mondo? Adesso il Comune se lo trova sulla gobba e non ha neanche i soldi per pagarci le tasse. Complimenti sindaco milesi, ha fatto proprio un bell’affare per i suoi cittadini!
Inserito il 11 Agosto 2012 alle ore 21:12 GMT+0100
Sono molto curioso come del resto lo sono non solo gli abitanti di san Pellegrino come si concluderà questa vicenda del grand hotel. Molte volte ho espresso il mio parere che suona più come una domanda: cosa serve un hotel con mille stanze da centinaia di euro a notte se poi tutto intorno non ci sono attrattive allettanti tanto da giustificare la spesa dei turisti he decidono di usufruire di questa meraviglia liberty!!
Inserito il 12 Agosto 2012 alle ore 14:06 GMT+0100
“La vendita è tra le ipotesi…”…Perchè altrimenti quale sarebbe la soluzione?… oltre ovviamente quella di gravare sulle casse comunali e quindi sui cittadini?… se ci sono dei dubbi un bel refrendum popolare potrebbe essere la soluzione.
Inserito il 12 Agosto 2012 alle ore 15:02 GMT+0100
Fra terme e grand’ hotel mi sa che c’è sotto ancora qualcosa.
Tutti e tre i primi commenti sono pienamente condivisibili; se pensate poi che la viabilità vallare, passante o non passante di Zogno, non è altro che un continuo imbottigliamento, vorrei sapere quale futuro si possa prevedere per la valle Brembana.
Va bene che ci sono i soliti che arrivano in elicottero ma questo per fortuna non è il mezzo di trasporto di tutti.
Certo è che se si lasciava a suo tempo la ferrovia sarebbe stato molto più facile ivogliare la gente a venire in valle Brembana.
Pensate che la si possa ancora ripristinare? No vero!!! Non c’è in previsione uno speculatore.