Carona, stop alla nuova strada a servizio dell’alpeggio
Senza categoria Articolo letto da 2.669 utenti - Pubblicato il 17 Dicembre 2011Carona – «Quella strada serve per salvare gli alpeggi e la montagna». Il sindaco di Carona Gianalberto Bianchi non ci sta allo stop dei lavori imposto dal Parco delle Orobie. Il tracciato, in corso di realizzazione, avrebbe dovuto aiutare gli alpeggiatori dell'alpe sambuzza. Ma finora, più che altro, ha suscitato la contrarietà di qualcuno, obbligando a un surplus di lavoro Parco, Soprintendenza ai beni paesaggistici e Procura.
Si attende la Soprintendenza
Si tratta della via rurale – poco più di un chilometro – che il Comune di Carona stava costruendo a circa 1.700 metri di quota. Parte dalla strada che conduce al rifugio Longo e raggiunge una baita comunale. Iniziati quest'estate i lavori sono stati sospesi dal Parco delle Orobie lo scorso fine settembre. Parco che ora sta attendendo dalla Soprintendenza ai beni paesaggistici una decisione sul da farsi. Ma cosa è successo? Stando al progetto presentato dal Comune, la strada (finanziata per l'80% da fondi regionali, in zone di particolare tutela ambientale), avrebbe dovuto consentire il risanamento di una vecchia casera per gli alpeggiatori. Quella baita, però, non sarebbe mai stata toccata mentre il Comune ne ha realizzata una nuova distante alcune decine di metri. La segnalazione parte ad agosto da un privato cittadino (che qui preferisce restare anonimo). Chiede lumi in Comune e segnala i suoi dubbi al Parco. Proprio il Parco, a suo tempo, aveva concesso le autorizzazioni, da un punto di vista ambientale e paesaggistico, alla realizzazione dell'opera. L'intervento concreto, però, non avrebbe poi rispettato quello originario previsto sulla carta. Lo stop del Parco, infatti, è dovuto a «difformità all'autorizzazione paesaggistica».
Parco: lavori diversi dal progetto
«La baita è stata ricostruita in altro luogo – dice il direttore del Parco Mauro Villa – e il tracciato si discosta di alcuni metri da quanto previsto. Di fronte a tali cambiamenti non abbiamo potuto far altro che fermare i lavori e segnalarlo d'ufficio alla Procura».
«A questo punto il Comune – prosegue Villa – ha chiesto al Parco la “compatibilità paesaggistica” di quanto già realizzato». «Abbiamo girato la richiesta alla Soprintendenza – continua – il cui parere, per noi, sarà vincolante. Se ci sarà l'ok il lavoro potrà proseguire, diversamente tutto dovrà essere ripristinato. Comunque se il Comune avesse presentato un progetto dei lavori poi effettivamente realizzati, non ci sarebbero stati ostacoli, considerato che l'impatto è rimasto sostanzialmente simile».
«Siamo i primi a non voler toccare il territorio se non serve – dice il sindaco – ma in questo caso la strada è fondamentale per salvare l'alpeggio e, grazie al pascolo, la specificità di tali aree protette. A dirlo sono gli studi. Qui ci lavorano cinque persone e, senza strada, il rischio era di vedere tutto abbandonato. Perché abbiamo spostato la casera? Perché quella vecchia era sul cono di una valanga. Non valeva la pena ricostruirla col rischio di vederla distrutta».
Giovanni Ghisalberti – L'Eco di bergamo
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3 Risposta a “Carona, stop alla nuova strada a servizio dell’alpeggio”
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Inserito il 3 Gennaio 2012 alle ore 20:12 GMT+0100
molti sanno che sono stato io a provocare lo stop.trattasi di intervento mascherato per superare zone ZPR e SIC ed arrivare in Val Sombuzza, nella quale, secondo un progetto di privato esistente presso il Comune di Carona,è prevista la costruzione di una centrale elettrica che regimenterà le acque che danno vita alla nota cascata.chi vuole si metta in contatto con me:fornirò tutti gli elementi di cui sono in possesso.
Inserito il 7 Maggio 2012 alle ore 08:19 GMT+0100
Che cosa potete aspettarvi da un sindaco che di professione fa il costruttore edile? Strade,funivie, seggiovie,cemento e asfalto.
Inserito il 1 Settembre 2012 alle ore 15:40 GMT+0100
Visto che chi costruirebbe una centrale idroelettrica sarebbe un privato, come è possibile spendere soldi che sono pubblici per fargli una strada ad hoc? Inoltre perchè mascherare l’operazione dicendo che serve per gli alpeggi?
Sono a Carona da 50 anni e apprezzo abitanti e luoghi. Ma bisogna vigilare affinchè chi vuole costruire troppo non rovini l’ambiente.