Welfare in azienda, la Sanpellegrino pensa agli anziani
Senza categoria Articolo letto da 234 utenti - Pubblicato il 13 Ottobre 2014San Pellegrino Terme – Valore per il territorio, come dimostrato dallo studio dell'Istituto Althesys presentato ieri a San Pellegrino Terme, e valore in azienda per i lavoratori. Nelle politiche di welfare della Sanpellegrino, la società di imbottigliamento dell'acqua omonima e delle bibite che fa capo al gruppo Nestlè, fa capolino una sperimentazione che dà la misura dei tempi in cui viviamo e di come stanno cambiando. Il nuovo progetto in fase di avvio prevede infatti che ai dipendenti della Sanpellegrino sarà rimborsata una quota parte delle rette corrisposte alle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa) o dei costi sostenuti per una badante impegnata ad assistere i genitori anziani.
È la nuova frontiera in tema di welfare aziendale che si sta affrontando nello stabilimento di Ruspino. A breve la prima scadenza «Faremo una prima valutazione fra pochi giorni, dopo il 15 ottobre », spiegano Tiziana Albanese, direttore dello stabilimento e Ivo cavagna, responsabile delle risorse umane. «È il termine ultimo per la consegna delle pezze giustificative relative alle spese che i nostri dipendenti hanno dovuto sostenere nel corso dell'anno per l'assistenza ai familiari anziani non autosufficienti».
Si tratta quindi di una sperimentazione, un nuovo strumento messo in campo ascoltando le esigenze dei 420 dipendenti, emerse all'interno dei focus group o di confronti aziendali. «La nostra Cassa assistenza deciderà in che percentuale rispondere, in base alle richieste pervenute. È la prima volta – continua Tiziana Albanese – che affrontiamo il discorso della cura delle persone anziane, nell'ambito della conciliazione tra famiglia e lavoro. Una domanda che, in prospettiva, credo continuerà a crescere. Per il momento è un test anche per noi. Dobbiamo cercare di capire quanto è reale questa esigenza all'interno dello stabilimento e come potervi concretamente fare fronte». Un tema, quello della conciliazione tra famiglia e lavoro, che l'azienda fino ad oggi aveva sviluppato con un'attenzione particolare nei confronti dei figli (anche attraverso la copertura integrale delle spese scolastiche, libri e trasporto) dei propri lavoratori.
«Si è concluso poco più di un mese fa – ricorda Tiziana Albanese – il Progetto 30 giorni, dedicato a chi deve lavorare ad agosto. Per il secondo anno in collaborazione con realtà specializzate, sono state organizzate, in ambienti esterni alla fabbrica, attività educative per una ventina di bambini e ragazzi fra i 4 e i 14 anni, con contributo della società e retta delle famiglie in base al numero di settimane usufruite». Vacanze studio a Londra È il secondo anno anche per levacanze studio di due settimane a Londra, per imparare l'inglese: proposta dell'azienda a cui quest'estate hanno aderito una decina di ragazzi tra i 16 e i 24 anni. E sempre in tema di formazione la novità 2014 per i dipendenti è il rimborso per le spese di partecipazione a corsi di lingua o di informatica: anche in questo caso il termine ultimo per presentare le pezze giustificative è fissato per il 15 ottobre. In sostanza quello di Ruspino è un welfare aziendale in continuo divenire, «disponibile a modificarsi – assicura il responsabile delle risorse umane, Ivo Cavagna – per rispondere alle nuove domande che emergono tra i lavoratori. Del resto per noi si tratta di una tradizione consolidata. La Cassa assistenza per le spese mediche, che quest'anno ha coperto circa il 35% dei costi sostenuti da 150 dipendenti, è nata praticamente insieme alla nostra azienda».
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