cartina_brembillaVal Brembilla – Un contributo straordinario per 10 anni, niente Patto di stabilità fino al 2019, minor riduzione del fondo di solidarietà comunale, deroga sulle restrizioni imposte agli enti locali riguardanti personale e assunzioni. Sono le agevolazioni previste dallo Stato per i Comuni che hanno portato a termine il percorso della fusione. In nel 2014 sono nati (da Brembilla e Gerosa) e Sant'Omobono Terme (unito con Valsecca). Rispetto alle altre 240 amministrazioni bergamasche, alle prese con difficoltà economiche e tagli, le due realtà possono tirare una boccata d'ossigeno. Val Brembilla riceverà 252 mila euro, come l'anno scorso, e Sant'Omobono 200 mila euro.

Il contributo straordinario è previsto per 10 anni, disponibile grazie a un fondo da 30 milioni di euro istituito dal ministero 'Interno. “Noi siamo molto soddisfatti – spiega il sindaco di Val Brembilla Damiano Zambelli -, siamo stati pochi giorni fa a Roma per un incontro al ministero in cui sono stati spiegati tutti gli incentivi. Tra le note positive c'è l'allungamento dell'esenzione dal Patto di Stabilità da 3 a 5 anni. Gli studi dimostrano che la fusione ha molti benefici per le realtà dai cinquemila ai diecimila abitanti. C'è un notevole risparmio e servizi migliori. In base alla mia esperienza consiglio questo processo anche ai miei colleghi”.

Non mancano lati negativi: campanilismo e difficoltà burocratiche iniziali. “Viene a mancare un po' di rappresentanza politica – continua Zambelli -. Noi abbiamo approvato il nuovo statuto che prevede infatti il Consiglio delle frazioni per rappresentare tutti. All'inizio c'è anche qualche problema di carte bollate. Le aziende hanno dovuto cambiare l'Iban, gli indirizzi, il rinnovo dei documenti è più difficile. Però posso dire che gli aspetti positivi sono molti di più”. L'assessore al bilancio e i cittadini ringraziano.

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