Ma ci sei anche tu! Dov'è il tuo stand?» Saluti, scambi di informazioni, vitalità e tanti sorrisi hanno caratterizzato la riuscitissima prima edizione della «Festa del volontariato Alta Valle Brembana». I protagonisti sono stati i giovani che hanno invaso via Belotti, trasformando il centro di Piazza in luogo di incontro, facendo conoscere le realtà sociali e ricreative in cui sono già impegnati e scoprendo l'impegno e il desiderio di rendersi utili di molti loro coetanei. Più di venti gli stand che hanno colorato la via, dai volontari del Soccorso alpino alla Croce Rossa, dalle associazioni di valorizzazione del territorio e dei piccoli borghi antichi ai gruppi più vicini al sociale, alla realtà missionaria, alla disabilità e agli anziani.

Nonostante l'incertezza meteorologica, molte sono state le che hanno visitato gli stand, hanno chiesto informazioni e hanno ringraziato i volontari. Emilio Majer, durante la tavola rotonda che si è tenuta nella piazzetta davanti alla Pro loco, ha rimarcato la ricchezza 'iniziativa. «Dietro questa festa – ha detto – c'è un motore fatto da gruppi giovanili, che hanno superato le appartenenze territoriali per offrire il loro contributo all'alta valle». La manifestazione ha raccontato l'impegno di molti, trasmettendo l'entusiasmo e la bellezza dell'essere volontari. «Quando i giovani si assumono delle responsabilità – ha continuato Majer – vuol dire che stanno nascendo cittadini attivi». Al pubblico sono state presentate alcune esperienze che coinvolgono soprattutto i ragazzi, in ambiti diversi. Oscar Paleni ha illustrato il lavoro del circolo Acli di Cusio che si occupa della riscoperta delle tradizioni locali e della realizzazione di iniziative di carattere culturale e ricreativo. «Se i giovani non prendono in mano le redini del gioco, nel turismo e nella gestione del territorio – ha detto Paleni – l'Alta valle Brembana rischia di morire». L'esperienza della pastorale giovanile interparrocchiale è stata raccontata da Annalisa Agape, che ha spiegato come il «prendersi cura» dei più piccoli genera una catena che si snoda sulle diverse generazioni. Durante il pomeriggio il gruppo vicariale degli adolescenti ha coinvolto i bambini presenti in danze e giochi. Ancora protagonisti i giovani nel momento presentato dalle bande musicali di San Martino e Santa Brigida.

– L'Eco di