La Forestale ha interrotto l’attività, denunciato il proprietario e sequestrato il terreno. Lavorava il marmo a poche centinaia di metri dal fiume, in una zona considerata a rischio idrogeologico. Il tratto di terreno veniva anche utilizzato per l’esposizione al pubblico di antichi manufatti in ferro e pietra. Mancavano le autorizzazioni, l’area sequestrata dalla Forestale non era autorizzata nè dal punto di vista urbanistico (si stratta di un terreno destinato a verde pubblico dallo strumento urbanistico comunale), idraulico e nemmeno paesaggistico.

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