Valle Brembana NEWS

Servizio fotografico sulle Orobie per l’orso diventato ormai un divo, la webcam lo immortala per i boschi. Torna far parlare di sé JJ5, l’orso che ha scelto le valli bergamasche come domicilio abituale. Niente pecore sbranate, questa volta, niente pastori sul piede di guerra, ma un bellissimo servizio fotografico scattato da una webcam lasciata nei boschi da Claudio Locatelli: 150 immagini «davanti, dietro, di profilo, in piedi, sdraiato. Questa volta non si è risparmiato», scrive l’autore nel reportage pubblicato dal sito www.valbrembanaweb.com, che pubblica anche tutte le fotografie. Insomma, JJ5 la star, con tanto di book personale. E che star: solo nei mesi scorsi la Regione ha scelto di investire 50 mila euro per realizzare recinti elettrificati a bassa tensione per proteggere pecore e api dalla golosità del plantigrado, e per formare squadre di Polizia provinciale specializzate nel monitorare le mosse dell’orso e nell’informare la cittadinanza per ridurre al minimo i possibili conflitti.

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LENNA – JJ5 ha lasciato i territori di Cusio e Ornica per scendere a valle, precisamente in quel di Lenna, dove la notte tra mercoledì e giovedì ha fatto visita ad un pollaio predando tre grosse oche. Uno spostamento di un buon numero di chilometri quello compiuto dall’orso, dalla Valle d’Inferno di Ornica al fondovalle brembano, avvenuto sicuramente in ore notturne.

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Mancano i fondi: opere in bilancio da anni ma mai realizzate. Un nuovo ponte pedonale sul Brembo in località Scalvino, un arredo urbano per la centrale via Codussi e la riqualificazione di piazza IV Novembre: sono gli interventi che Lenna mette a bilancio da anni, chiedendo finanziamenti a Regione a Provincia. Ma poi restano sempre sulla carta. Soldi non ce ne sono e così gli unici interventi che sicuramente si faranno quest’anno saranno i nuovi bagni alle elementari compresi quelli della palestra.

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Lenna: denunciati dai carabinieri, hanno 16 e 17 anni Danni per migliaia di euro. «Non sapevamo cosa fare.  Non sapevano come trascorrere le loro serate. Così, per vincere la noia, da qualche settimana cinque ragazzini tra i sedici e i diciassette anni si davano appuntamento alla colonia Villa San Pier Damiani di Lenna – di proprietà della Chiesa ortodossa di rito copto e in questo periodo senza ospiti – e, dopo aver forzato una tapparella ed essere entrati nell’edificio di via Cantone San Francesco, in una zona isolata a due chilometri dal centro del paese, mettevano a soqquadro i locali, cercando di devastare il più possibile gli arredi, sia che fossero i mobili della cucina sia che fosse l’altare della cappella. Hanno rotto bottiglie per terra, spaccato suppellettili, sparso candele, rovesciato le scorte alimentari, portato nei corridoi i materassi delle stanze. E quando i carabinieri della stazione di Piazza Brembana – grazie al racconto di alcuni testimoni che, da giorni, assistevano a un sospetto viavai alla colonia – li hanno identificati e denunciati, i ragazzini – quattro studenti e un operaio – sono rimasti perplessi: «È il nostro passatempo, non sapevamo come trascorrere le serate. Nei loro confronti è scattata – hanno riferito i carabinieri – una denuncia a piede libero per danneggiamento. Inutile dire che i cinque non avevano mai avuto, in passato, problemi con la legge: sono ragazzini cosiddetti «normali» che vivono in famiglie senza problemi. E che, alla sera, non avevano trovato nient’altro da fare che andare a distruggere una colonia.

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