Valle Brembana NEWS

L’impianto energetico entrerà in funzione a dicembre. Il teleriscaldamento manda in pensione le caldaie del paese. SEDRINA – La centrale di Sedrina scalda i motori. Entro la fine dell’anno, tutt’al più i primi giorni del 2009, entrerà in funzione la centrale di cogenerazione a biomassa vergine (scarti di legna non trattata) di Sedrina, costata 15 milioni di euro (5 milioni per la rete di teleriscaldamento). Hanno i giorni contati quindi, le 350 caldaie a metano o gasolio: verranno spente per lasciare spazio alla centrale a biomassa in Val Trezza, nella ex cava, a valle della frazione di Benago.

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Usare ramaglie e scarti della legna raccolti dalle mura di Bergamo per alimentare, in parte, la centrale a biomassa di Sedrina. È la proposta dell’associazione «Amici delle mura di Bergamo», e che piace anche al primo cittadino di Sedrina Agostino Lenisa. L’obiettivo è creare un sistema in grado di sfruttare energeticamente le ramaglie provenienti dai comuni dell’hinterland di Bergamo. «L’associazione “Amici delle mura di Bergamo” è interessata al risparmio energetico e all’ottimizzazione delle risorse e alla riduzione dell’inquinamento ambientale – dice l’associazione –. Trovandoci impegnati nella valorizzazione e nella pulizia delle mura e dei declivi sottostanti, siamo interessati che si crei un’organizzazione che ritiri le ramaglie e la legna raccolta, per alimentare la centrale termoelettrica a cogenerazione di Sedrina».

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Cantiere tra Ponti e Cassettone. Rettilineo in arrivo. Collegamenti più rapidi per i residenti di Cacosio, Benago, Pratomano, località di Sedrina, e per gli abitanti di Stabello di Zogno. Sono, infatti, iniziati i lavori di allargamento del tratto di strada tra Ponti di Sedrina e Cassettone, via che porta alle contrade, alla nuova zona artigianale e alla futura centrale a biomassa. Si sta modificando in parte la strada che collega Sedrina con i nuovi poli artigianali, spiega il vicesindaco di Sedrina Orfeo Damiani.

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L’allegria e la buona cucina sono di casa a Benago, una delle più piccole frazioni di Sedrina. Il borgo che si trova lungo la strada per Stabello è stato animato dalla tradizionale sagra, durante la quale sono stati sfornati più di 12.000 casoncelli, realizzati artigianalmente dai 30 volontari della frazione. Ma non sono mancate nemmeno grigliate, polenta taragna e altre specialità tutte nostrane, oltre a un vino prodotto con l’uva di alcuni vigneti del posto. Un mix di prodotti tipici che attira ogni anno moltissimi buongustai e amanti della tradizioni montane, quest’anno un «esercito» di 600 persone, che solo in occasioni come questa si vedono tra le case abitate ora soltanto da una ventina di persone. Durante i giorni di festa le funzioni religiose hanno richiamato numerosi fedeli, anche giovani, ormai non più residenti nella frazione.

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