Servizi e strade col tesoretto dei fiumi

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Valle Brembana – Nuove strade, servizi di assistenza sociale, ristrutturazioni e attività di promozione del territorio. Spaziano a 360 gradi le iniziative sostenute e finanziate attraverso i fondi del Bim, il Consorzio del Bacino imbrifero montano del lago di Como e dei fiumi Brembo e Serio. L’ente gestisce, in nome e per conto dei Comuni che ne fanno parte (sono 124 in provincia di Bergamo), il «tesoretto» costituito dai sovraccanoni che i concessionari di grandi derivazioni d’acqua (per esempio Enel) sono tenuti a versare al territorio. «Patrimonio – dice il presidente del Bim, Carlo Personeni – che non può e non deve essere destinato ad altri che non siano Comuni ed enti che fanno parte del Consorzio stesso».

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Variante di Zogno, assalto al quarto varco

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Variante-ZognoZogno – A vederla dalla Provinciale, la cara e vecchia ex Statale 470 che in settimana fa il pieno di pendolari e nel weekend di villeggianti, la nuova variante di Zogno sembra quasi fatta. La strada è spianata e nelle due gallerie, la Inzogno che si trova all’inizio del paese e sarà lunga 650 metri e la Monte di Zogno, di 2 chilometri e 200 metri, più spostata verso Ambria, si scava senza sosta. A colpi di dinamite, oggi sarà abbattuto anche il quarto varco, quello verso San Pellegrino, l’ultimo che finora restava inaccessibile. In questo modo, si lavorerà su tutti e quattro i fronti ed entro l’estate si prevede di raggiungere il primo importante traguardo: vedere la luce alla fine del tunnel. Di tutti e due. Ma poi si potrà viaggiare dal 2014, la data dei comunicati ufficiali? Al di là dei possibili imprevisti, un’incognita c’è ed è rappresentata da una variante alla variante, cioè una modifica al progetto originario, apportata circa sei mesi fa, che riguarda il raccordo tra il nuovo collegamento e la ex Statale appena prima di San Pellegrino.

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Ciclabile Valle Brembana nell’abbandono, gioiello da salvare

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La pista ciclabile della Valle Brembana è una delle più belle del Nord Italia, un vero gioiello turistico, oggi purtroppo abbandonato, ma da salvare». Claudia Ratti, presidente di Aribi (Associazione per il rilancio della bicicletta, di Bergamo), interviene nel dibattito che negli ultimi tempi si è accesso attorno alla ciclovia brembana; tracciato che, a sei anni dall’apertura, lamenta una manutenzione carente, con tratti in galleria chiusi e una (mancata) gestione troppo frammentaria. Recentemente la Provincia (che realizzò il tratto da San Pellegrino a Piazza Brembana) ha ceduto la gestione ai Comuni, ma non tutti hanno accettato il passaggio di competenze. Per non parlare di un tratto, ad Ambria di Zogno, che ancora transita su proprietà privata, visto che l’esproprio non è mai stato eseguito.

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Eccidio di Cornalba, Domenica il ricordo dei 15 partigiani

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Cornalba – Cornalba ricorderà domenica l’eccidio fascista avvenuto il 25 novembre e il 1° dicembre 1944. A distanza di 68 anni rimane ancora viva la memoria di quei due tragici giorni che costarono a vita a 15 partigiani della brigata «24 maggio» del movimento Giustizia e Libertà. L’appuntamento, organizzato dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi), prevede il ritrovo alle 8,30 al palasport di Bergamo e la partenza dell’autocolonna con l’omaggio alle lapidi dei partigiani Caduti a Zogno, Ambria, Algua e Rosolo di Serina. Alle 10,15, a Cornalba, la Messa, seguita dai discorsi, tra cui quello di Ornella Ravaglia, della presidenza regionale Anpi. Al termine, al cimitero di Serina, l’omaggio alle tombe dei tre Caduti russi.

È una cerimonia particolarmente sentita che, dal 1945, si tiene l’ultima domenica di novembre per ricordare quelle due giornate che si aprirono il 25 novembre 1944 con l’uccisione, poco prima di Rosolo, di Giuseppe Biava, Barnaba Chiesa e Antonio Ferrari, ad opera di una colonna fascista guidata dal capitano Aldo Resmini. Una volta a Cornalba la colonna fascista piazzò una mitragliatrice su prato e una sul campanile.

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