Vipere bergamascheSono due le bergamasche
Nel nostro territorio vivono quella comune e il marasso. Animali tranquilli e paurosi ma con i quali, con il caldo, occorre stare bene attenti, soprattutto se abbiamo con noi i cani. In relazione alla stagione particolarmente calda ed a molti casi già avvenuti di cani morsicati da vipere, vogliamo far meglio conoscere questi piccoli ma insidiosi abitanti delle nostre valli bergamasche a chi frequenta boschi e prati in compagnia degli amici cani.

Le vipere sono animali tranquilli che passano all'offesa solo se disturbati, in Italia i casi di morsicatura a persone sono estremamente scarsi e quasi mai ad esito letale. E' comunque utile sapere che in caso di morso e' importante mantenere la calma per non accelerare troppo la circolazione sanguigna, immobilizzare la parte con un bendaggio compressivo e raggiungere nel più breve tempo possibile un ospedale per le cure del caso. Se il morsicato è il cane la cosa migliore da fare, è contattare telefonicamente un veterinario prima ancora di recarsi in ambulatorio ed accordarsi per far visitare l'animale velocemente in modo da ridurre al minimo il tempo intercorso tra la morsicatura e la terapia, fatto di particolare importanza ai fini della sopravvivenza del cane stesso.

Delle quattro specie di vipere presenti in Italia , solo due vivono nelle nostre Valli Bergamasche:

la Vipera berus o marasso e la vipera aspis o vipera comune, riconoscibili dagli altri ofidi innocui per il corpo tozzo, la testa vagamente triangolare e la pupilla verticale. Il marasso è lungo dai 40 ai 75 centimetri, la femmina è generalmente più grande del maschio, il colore è molto variabile dal grigio al bruno sempre comunque con una linea scura a zig zag sul dorso. Un tratto distintivo comune delle vipere è la coda breve, tozza e distinta dal tronco. Questa vipera svolge la sua attività nel periodo diurno-crepuscolare, nei mesi particolarmente caldi può però essere anche notturna. La sua presenza è stata riscontrata sino a 3000 metri preferibilmente nei pascoli con pietre ed arbusti ed ai margini di boschi di conifere. Questa vipera può vivere sino a 15 anni. Tra le vipere italiane è quella con maggior quantità di neurotossina.

L'aspis è lunga dai 45 ai 75 centimetri dal colore grigio giallastro alle volte bruno rossastra con barre trasversali brune scure, testa triangolare larga alla base, distinta al corpo ed apice del muso rivolto all'insù. Anche l'aspis è diurna con possibilità nei periodi particolarmente caldi di attività notturna. Vive in boschi luminosi di latifoglie, bordi incolti, siepi, muri a secco, aree rocciose cespugliate, cave di pietra. Può giungere sin nei giardini e vicinanze di abitazioni. Occorre in ogni caso tenere in debita considerazione il fatto che non sempre patologie del cane che determinano gonfiore e dolore locale sono riconducibili a morso di vipera, comunemente punture di insetti particolarmente irritanti come api, vespe, calabroni, determinano anche evidenti reazioni locali così come morsi di insetti a cui il cane è allergico possono provocare sintomi gravi che possono arrivare sino allo shock anafilattico con conseguente morte del soggetto colpito.

Per differenziare un morso di vipera da queste altre situazioni generalmente meno gravi, è utile osservare il cane e verificarne le condizioni generali, il morso di vipera provoca oltre alle reazioni locali di gonfiore e dolore anche un grave stato di prostrazione, evidente affaticamento, tremori, tutti sintomi generalmente assenti in caso di semplice morso d'insetto. In caso di dubbio è in ogni modo meglio contattare un veterinario, non si sa mai.

Duilio Buttinoni – www.comprensorioalpinovb.it