Gli imprudenti in montagna pagheranno l’elisoccorso
Senza categoria Articolo letto da 101 utenti - Pubblicato il 11 Marzo 2015OROBIE – “Quando un cittadino mette a rischio sia la propria incolumità che quella delle squadre di soccorso sanitario o tecnico, deve essere consapevole che, nel momento in cui queste situazioni non sfociano in ricoveri ospedalieri o non hanno necessità di accertamenti diagnostici, la compartecipazione alla spesa è dovuta”. È quanto ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Salute Mario Mantovani durante la discussione sul progetto di legge ‘Disposizioni in materia di soccorso alpino e speleologico in zone impervie', approvato dal Consiglio regionale della Lombardia.
COMPARTECIPAZIONE AGGRAVATA IN CASO DI IMPRUDENZA – L'Aula consiliare ha infatti deliberato un ‘codice di comportamento' per tutti gli interventi che richiedono l'attivazione dell'elicottero del soccorso, recependo il Decreto del Presidente della Repubblica (Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione del livelli di assistenza sanitaria di emergenza – 27.3.1992 art. 11), che prevede che gli oneri degli interventi di elisoccorso siano a carico del cittadino se non sono seguiti da ricovero o da accertamenti presso i Pronto Soccorso. Con una novità, vale a dire il concetto della ‘partecipazione aggravata', che comporta un aumento del contributo nei casi in cui si riscontri un ‘comportamento imprudente'.
SOCCORSO SEMPRE GARANTITO – In regione lombardia le attività di soccorso sanitario sono svolte dalla Azienda Regionale Emergenza e Urgenza, che si avvale delle competenze e del supporto tecnico del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS). Regione Lombardia da sempre valorizza e favorisce la prevenzione e la vigilanza sugli infortuni nell'esercizio delle attività sportive e escursionistiche, comprese quelle svolte in montagna.
APPROPRIATEZZA NELL'USO DELLE RISORSE – “Grazie ad una gestione razionale delle risorse e al significativo contributo offerto dal Terzo Settore – ha proseguito Mantovani – in Regione Lombardia i costi del servizio di emergenza sanitaria territoriale sono tra i più bassi rispetto ad altri Regioni d'Italia o ad altri Paesi europei. Abbiamo comunque il dovere di utilizzare nel modo più appropriato ed equo possibile un così rilevante investimento umano, economico e tecnologico”.
INTENTO EDUCATIVO – “Per questo – ha sottolineato Mantovani – scegliamo di intraprendere un percorso educativo per l'utilizzo di tali risorse così importanti. Parliamo infatti di interventi delicati e complessi, dai rilevanti costi organizzativi e con procedure da attuare in modo meticoloso per ridurre al minimo i rischi, soprattutto da parte delle equipe di soccorso che, per il bene dei nostri cittadini, decidono di sottoporsi a situazioni magari non facili anche per la propria incolumità”.
RIDUZIONI TARIFFE PER LOMBARDI – La Giunta Regionale, dall'entrata in vigore della legge, dovrà definire un piano tariffario dei servizi di soccorso, prevedendo una riduzione delle tariffe (del 30 per cento) a favore dei residenti in Lombardia.
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