Fieno, ritornare alla storica falce fa bene al bestiame
Senza categoria Articolo letto da 458 utenti - Pubblicato il 24 Settembre 2012 Branzi – Riscoprire le origini attraverso l'utilizzo della falce fienaria (conosciuta comunemente con il termine dialettale ranza). È stato il tema del secondo convegno «Il valore della falce fienaria» ieri alla fiera di San Matteo di branzi.
«È uno strumento storico, da sempre usato per tagliare l'erba, quindi immagazzinarla per la stagione invernale – spiega Francesco Maroni, presidente di Fiera -, rivoluzionando il modo di nutrire il bestiame. Oggi, in tempo di modernità, consideriamo sia necessario fare ritorno a questo strumento. Con due chiari vantaggi: permettere al bestiame di avere un'alimentazione più naturale, non più a base di mangimi, e conservare il territorio in zone difficili. La falce è utilizzabile in zone che macchinari moderni non possono raggiungere. Un territorio più curato e un'alimentazione più sana e controllata dei capi. Permettendo un'economia pure sulle spese dei mangimi». Ad intervenire al convegno anche Fausto Gusmaroli dell'università di Sondrio, Michele Corti dell'università di Milano, Massimo Calvi caporedattore de L'Avvenire, piero busi presidente del GAL, Pietro Vincenzo Salvini memoria storica della valle Brembana e il cantautore luciano ravasio.
«La falce fienaria – prosegue Maroni -, ha una storia consolidata in tutte le località montane, tra queste soprattutto l'alta Valle Brembana. Nelle comunità c'è chi ancora conserva questo attrezzo, chi lo utilizza con frequenza e chi ha deciso di sostituirlo con i mezzi moderni. Il ritorno alla falce è sempre più frequente, per tagliare piccoli spazi di terreno impervio o per mantenere in vita la tradizione e trasmetterla ai nipoti. Un oggetto che veicola molteplici significati anche di tipo culturale, tra questi il modo di affilare la falce tramite particolari pietre. Prima dell'invenzione della falce, si praticava la transumanza, quindi si seguiva il periodo primaverile estivo spostando i capi di bestiame, dalla bassa verso i monti».
L'Eco di bergamo
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Una risposta a “Fieno, ritornare alla storica falce fa bene al bestiame”
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Inserito il 24 Settembre 2012 alle ore 20:48 GMT+0100
La storia della falce mi sembra un po’ uno slogan pubblicitario.
Non penso che ci siano molti allevatori ( oltre quelli che lo fanno gia’ adesso )che abbiano voglia, tempo e capacita’ di tagliare l’erba con la ranza.
Magari su terreno impervio.
Si vedono in giro per la Valle dei pur rari prati al comodo piano che non vengono sfalciati neppure a macchina…..