Valle Brembana – Più che un «tendere la mano» al bisognoso sembra un «finché sono in difficoltà meglio approfittarne». Ma ognuno può leggerla come vuole. La richiesta, peraltro, risale già a qualche mese fa, anche se, di fatto, è stata resa nota pubblicamente solo di recente, dal vicesindaco Vittorio Milesi, in occasione 'assemblea pubblica sull'operazione di rilancio turistico tenutasi al casinò. Ovvero: il Comune di San Pellegrino ha proposto ufficialmente al «vicino di casa» l'acquisto dell'intera stazione ecologica, posta all'ingresso del paese. Come noto il Comune di San Giovanni Bianco è in forti difficoltà economiche. Una crisi di bilancio sfociata, la scorsa primavera, nello scioglimento del Consiglio comunale a guida leghista. E fu proprio l'Amministrazione comunale padana, a fine 2008, quando le casse iniziavano a svuotarsi, a vendere al Comune di San , per 260 mila euro, il 50% della stazione ecologica posta sul proprio territorio, in località Tre Croci e nei pressi delle gallerie Costone I e Costone II.


Già nel 2005 il Comune della cittadina termale aveva tentato di acquisire parte della stazione ecologica ma l'accordo poi saltò perché San Giovanni Bianco propose di cedere il 49% della proprietà mentre San Pellegrino chiedeva la metà esatta. Si arrivò, comunque, a un accordo per continuare nell'affitto: i cittadini di San Pellegrino, quindi, dal 2005, hanno potuto utilizzare la piattaforma ecologica sul territorio di San Giovanni Bianco. In cambio il vicino Comune ha pagato ogni anno un affitto di 23 mila euro. E grazie a questa soluzione San Pellegrino accantonò anche l'ipotesi di realizzare una sua stazione ecologica in località Ripa, lungo la strada per Vetta, soluzione che aveva sollevato le proteste di un comitato di residenti.

Fino a fine 2008, quando, appunto, San Pellegrino, acquista la metà della proprietà dell'ecostazione sangiovannese. Niente più affitto da pagare ma manutenzione in comune (mentre il gestore è rimasto la ditta Zanetti). Sciolto il Consiglio comunale, a fine aprile si insedia il Commissario prefettizio Adriano Coretti, con il compito di sanare il bilancio del comune ed evitare il dissesto finanziario, che per i cittadini comporterebbe l'applicazione delle tariffe più alte consentite dalla legge. E solo pochi giorni dopo l'insediamento, in municipio, è arrivata la richiesta del Comune di San Pellegrino di acquisire tutta la stazione ecologica. «Considerata la loro difficile situazione economica – spiega il vicesindaco Vittorio Milesi – ci siamo detti disponibili ad comprare l'intera ecostazione, cosa che aiuterebbe a sanare il loro buco di bilancio. Abbiamo chiesto un incontro ma a oggi non c'è ancora alcun accordo. Peraltro l'acquisto non sarebbe per un uso esclusivo della stazione da parte nostra». Lasciando intendere che San Giovanni Bianco potrebbe utilizzarlo pagando un affitto. Dal commissario prefettizio né un sì ma neppure un no a priori alla proposta. «Tutto ciò che può fare entrare soldi nelle casse comunali è da considerare – dice – quindi non scartiamo neppure tale possibilità. Dall'altra parte occorre considerare che la perdita dell'intera proprietà dell'ecostazione avrebbe conseguenze pesanti. Per ora, quindi, questa intenzione non c'è. Comunque, in un eventuale incontro con gli amministratori di San Pellegrino, dovranno essere valutate tutte le condizioni. E la decisione finale sarà influenzata dall'esito delle aste degli altri immobili comunali».

L'Eco di Bergamo

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