Centro di ascolto per chi è in difficoltà
Senza categoria Articolo letto da 918 utenti - Pubblicato il 23 Aprile 2009Ha aperto, nei giorni scorsi, alla casa di riposo di zogno, il «Centro di primo ascolto e coinvolgimento», servizio di aiuto alle persone in difficoltà avviato dalla Caritas interparrocchiale. «È un servizio importante per il paese e la val brembana», ha spiegato don Claudio Del Monte, coordinatore della Caritas interparrocchiale e parroco di Ambria. A guidare il Centro (aperto il mercoledì dalle 16,30 alle 18,15 e il sabato dalle 10 alle 11,45) è Bonaventura foppolo, ex dirigente dell'istituto scolastico Turoldo: anche lui ha avuto parole di soddisfazione per aver raggiunto questo traguardo.
A lui si affiancheranno altri 16 volontari che, a rotazione, gestiranno il servizio. Collaborazione arriverà anche dalle Caritas di altre parrocchie bergamasche. Il Centro di primo ascolto vuole essere una porta aperta per le persone che vivono situazioni di emarginazione o sono in difficoltà sul lavoro per la crisi economica. Persone che hanno l'esigenza di essere ascoltate e aiutate nella soluzione dei loro problemi.
Oltre ai parroci di alcune frazioni di Zogno e ai volontari che gestiranno il servizio, all'inaugurazione erano presenti il parroco don Angelo Vigani che ha benedetto la sede, l'assessore ai Servizi sociali di Zogno Mario Zanchi accompagnato dai consiglieri Angioletta Fustinoni (fra le volontarie del servizio) e Giuliano Ghisalberti, candidato sindaco leghista alle prossime amministrative zognesi. Tesoriere è Cinzia Locatelli, mentre il consulente psicologo è don Luciano Locatelli. Durante l'inaugurazione è stato ricordato il lavoro che la Caritas sta svolgendo in questi anni.
Dal 2007, a Spino al brembo, è aperta la Casa della carità per ospitare chi si è trovato senza casa mentre a Endenna è attiva la raccolta di indumenti e passeggini. A Stabello, in collaborazione con la parrocchia, invece, inizierà il «Servizio gestione alimentare»: la frazione farà da punto di raccolta degli alimenti che poi verranno distribuiti in valle.
L'Eco di bergamo
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