A San Pellegrino patto dei sindaci di montagna
Senza categoria Articolo letto da 1.111 utenti - Pubblicato il 21 Maggio 2012San Pellegrino Terme – Se è vero che l'attuale crisi economica si fa sentire maggiormente nelle aree montane e se è vero che per affrontarla sono necessari dei cambiamenti, ecco che proprio dalle montagne arrivano i primi segnali di un mutamento. Ieri il casinò municipale di san pellegrino terme ha ospitato la nascita del Comitato di coordinamento dei sindaci della montagna lombarda. Più di quaranta i primi cittadini presenti, dalla Valtellina alla Valle Camonica, da Brescia a Sondrio, passando per Valle di Scalve, valle imagna, Valle Seriana e Valle brembana. Tutti uniti nel chiedere maggiore attenzione alle istituzioni e più poteri per i Comuni di montagna. Ma, soprattutto, uniti nel far sentire la propria voce.
«La montagna deve tornare protagonista del proprio destino – ha detto il sindaco di San pellegrino Vittorio milesi di fronte ai colleghi –. Vogliamo garantire dignità e sviluppo alle nostre comunità. Chi vive nelle realtà montane ha un carico di problemi e criticità maggiori, specialmente ora, in tempi di crisi economica. Ci saremmo aspettati una sensibilità diversa da parte delle istituzioni, ma è accaduto il contrario». Il riferimento è alla proposta di abolire le Comunità montane, dei piccoli Comuni e delle Province.
«I Comuni servono – ha continuato Milesi – anche quelli piccoli, in particolar modo in territori montani. Gli sprechi della politica vanno cercati altrove». Nonostante ciò l'assemblea dei sindaci si dichiara pronta al cambiamento. Come ha concluso il sindaco di San Pellegrino: «Siamo disposti a valutare i processi di gestione associata dei servizi e le possibilità di unione fra i Comuni. Il tutto, però, in un'ottica di condivisione e non di imposizione dall'alto».
Il concetto è stato ribadito anche da Enrico Dioli del consiglio direttivo di «Valtellina nel futuro»: «Non vogliamo subire il cambiamento e non vogliamo imposizioni dall'alto. Con il neonato Comitato dei sindaci, chiediamo due cose fondamentali: le titolarità del demanio idrico per la produzione di energia idroelettrica e la gestione del nostro ambiente, al fine di valorizzarlo».
«Più poteri e più attenzioni»
Ma quali saranno i prossimi passi? «Presenteremo tra circa una settimana – ha spiegato Dioli – un documento, che verrà redatto dal Comitato dei sindaci, alla Giunta regionale, al presidente del Consiglio, ai presidenti delle Province con Comuni di montagna e alle associazioni a livello nazionale “Amici della montagna”. In questo documento chiediamo più poteri e più attenzione da parte delle istituzioni alle nostre esigenze». Sono intervenuti, tra gli altri, l'assessore al Commercio di Sondrio Francesco Ferrara, i sindaci di Clusone Paolo Olini, di Edolo Vittorio Marniga, di San Giovanni Bianco Marco Milesi e di Valmalenco Miriam Longhini. Del Comitato di coordinamento dei sindaci della montagna lombarda fanno parte Antonio Carminati (Corna Imagna), Luca della Bitta (Verceia), Carmelo Goglio (vicesindaco di Olmo al Brembo), Guido Giudici (Vilminore), Giuseppe Grassi (Sondalo), Vittorio Marniga (Edolo), Vittorio Milesi (San Pellegrino), Graziano Murada (Albosaggia), Paolo Olini (Clusone), Corrado Tomasi (comunità montana Valle Camonica) ed Ezio Trabucchi (Valdidentro). Organizzeranno degli incontri con gli amministratori dei propri territori, per sensibilizzarli alle iniziative del comitato e per informare i cittadini.
Alberto Marzocchi – L'Eco di Bergamo
2 Risposta a “A San Pellegrino patto dei sindaci di montagna”
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Inserito il 21 Maggio 2012 alle ore 20:35 GMT+0100
…”chiediamo più poteri e più attenzione da parte delle istituzioni alle nostre esigenze”…
Dove “più attenzione” significa più fondi…
Inserito il 23 Maggio 2012 alle ore 10:28 GMT+0100
Alla base di tutto, comunque c’è l’onestà!
Anche nelle realtà locali sono presenti amministratori (chiaramente NON tutti) che non sono a servizio della comunità, hanno una visone limitata al loro Comune e fanno gli interessi del loro “gruppetto”!
E’ bene che avvenga il grande cambiamento, come deve avvenire nel mondo politico, ognuno deve guardare il proprio e assumersi le proprie responsabilità. Sono stanco di sentire rimbalzare le colpe dal comune, provincia, regione, governo!!!
Nell’era moderna è bene che avvenga una riduzione dei comuni, troppi sprechi e troppe energie disperse.
Ci vogliono rappresentanti che abbiano le capacità, poche parole e tanti fatti.