All'ingresso nord del paese. L'assessore: è area di privati. Sembra quasi che incivili e maleducati vogliano prendere in giro il Comune: proprio sotto il cartello che, all'ingresso nord di Zogno, vieta l'abbandono di rifiuti sul territorio comunale e dà il «benvenuto» in dialetto, si è creata una piccola discarica abusiva, con sacchetti dell'immondizia, lattine e bottiglie di plastica.

Un biglietto da visita o di arrivederci, per i turisti della , non certo dei migliori. Una discarica, forse, come tante altre, ma questa sicuramente più fastidiosa perché ben in vista, a lato dell'ex statale, nei pressi del bivio per e a fianco del cartello di «benriàcc» che segnala l'abitato di Zogno.

Nel 2001, durante l'Amministrazione guidata da Giosuè Paninforni, la giunta tentò di frenare il fenomeno andando a caccia dei trasgressori. Con un metodo da «007»: tramite la ricevuta di un Bancomat, trovata nei rifiuti, si risalì a chi aveva contribuito ad alimentare la discarica. Ma poi tutto si era fermato. E la montagnetta di rifiuti ha ripreso vigore. Un orribile biglietto da visita», conferma il sindaco Angelo Capelli (Lega Nord). Ma per contrastarlo, finora, si è riusciti a fare poco.

«I tecnici del Comune – aggiunge l'assessore alla Comunicazione Angelo Curnis – hanno verificato che si tratta di un'area suddivisa tra più privati, quindi non comunale. Nonostante ciò, periodicamente, i nostri operai la ripuliscono». Ma il brutto «benvenuto» ai turisti resta.

L'Eco di Bergamo

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