Non è facile trovare medici per l’ospedale di S.Giovanni Bianco
San Giovanni Bianco Articolo letto da 331 utenti - Pubblicato il 3 Ottobre 2012San Giovanni Bianco – Una lunga lista di richieste e di problemi irrisolti: questo il contenuto della lettera aperta di Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino e consigliere provinciale, sull'ospedale di san giovanni bianco. Dai primari che vanno in pensione e lasciano posizioni scoperte alle richieste, non esaudite, di potenziare i servizi esistenti: così, secondo Milesi, si spiegano i numeri dell'ospedale di San Giovanni Bianco, dove sono in calo sia i ricoveri che il valore economico degli interventi. Milesi mette in fila le difficoltà emerse negli ultimi mesi: le mancate sostituzioni dei primari di Cardiologia e Radiologia, le dimissioni annunciate dal direttore sanitario, la generale riduzione di personale medico. Un quadro che contrasta con le richieste avanzate dalle istituzioni della val brembana e dal comitato «Diamo un futuro all'ospedale di San Giovanni Bianco», di cui Milesi si fa portavoce.
Il comitato aveva sottolineato la necessità di attivazione di un servizio di Terapia subintensiva e di una guardia anestesiologica 24 ore su 24; di una guardia ortopedica a supporto del Pronto soccorso; un potenziamento della Neuropsichiatria infantile. Sullo sfondo, l'annosa questione dell'inclusione di San Giovanni Bianco nell'Azienda ospedaliera di Treviglio anziché in quella di bergamo.
La risposta del direttore generale di Treviglio, Cesare Ercole, parte dalle posizioni dei primari da sostituire: «Abbiamo avviato le procedure e c'è tutta l'intenzione di coprire queste posizioni. Certo, non sempre è facile trovare medici disposti a trasferirsi a San Giovanni Bianco». Nessun caso invece sul direttore sanitario, Fabrizio Fabretti: «Le sue dimissioni non sono mai nemmeno state protocollate e in ogni caso sono rientrate», dice Ercole. Sulle richieste di potenziare i servizi nell'ospedale, Ercole risponde con i numeri, come i 2,8 milioni di euro di investimenti in miglioramento delle infrastrutture e la riorganizzazione delle attività ambulatoriali in val brembana. Poi ci sono i conti: attivare il servizio di Terapia intensiva, potenziare quelli di Pronto soccorso e Psichiatria infantile (per la quale le liste d'attesa si sono ridotte ma i tempi per ottenere una visita restano di 12 mesi) costerebbe 643 mila euro l'anno, risorse al momento non disponibili.
Il Corriere della Sera – Bergamo e Provincia
Una risposta a “Non è facile trovare medici per l’ospedale di S.Giovanni Bianco”
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Inserito il 3 Ottobre 2012 alle ore 20:15 GMT+0100
Milesi farebbe bene a fondare un comitato per garantire delle vere terme a S.Pellegrino. Chissà che miglior fine avrebbe avuto l’ospedale di S.Giovanni B. con Bergamo vìsta l’epopea dei Riuniti! Milesi, il tuo forte è l’associazionismo, per il resto ci azzecchi poco: la storia infinita delle tue terme insegna.