Ospedale di San Giovanni BiancoSan Giovanni Bianco – Una lunga lista di richieste e di problemi irrisolti: questo il contenuto della lettera aperta di Vittorio , sindaco di San e consigliere provinciale, sull'ospedale di . Dai primari che vanno in pensione e lasciano posizioni scoperte alle richieste, non esaudite, di potenziare i servizi esistenti: così, secondo Milesi, si spiegano i numeri 'ospedale di San Giovanni Bianco, dove sono in calo sia i ricoveri che il valore economico degli interventi. Milesi mette in fila le difficoltà emerse negli ultimi mesi: le mancate sostituzioni dei primari di Cardiologia e Radiologia, le dimissioni annunciate dal direttore sanitario, la generale riduzione di personale medico. Un quadro che contrasta con le richieste avanzate dalle istituzioni della Val Brembana e dal comitato «Diamo un futuro all'ospedale di San Giovanni Bianco», di cui Milesi si fa portavoce.

Il comitato aveva sottolineato la necessità di attivazione di un servizio di Terapia subintensiva e di una guardia anestesiologica 24 ore su 24; di una guardia ortopedica a supporto del Pronto soccorso; un potenziamento della Neuropsichiatria infantile. Sullo sfondo, l'annosa questione dell'inclusione di San Giovanni Bianco nell'Azienda ospedaliera di anziché in quella di .

La risposta del direttore generale di Treviglio, Cesare Ercole, parte dalle posizioni dei primari da sostituire: «Abbiamo avviato le procedure e c'è tutta l'intenzione di coprire queste posizioni. Certo, non sempre è facile trovare medici disposti a trasferirsi a San Giovanni Bianco». Nessun caso invece sul direttore sanitario, Fabrizio Fabretti: «Le sue dimissioni non sono mai nemmeno state protocollate e in ogni caso sono rientrate», dice Ercole. Sulle richieste di potenziare i servizi nell'ospedale, Ercole risponde con i numeri, come i 2,8 milioni di euro di investimenti in miglioramento delle infrastrutture e la riorganizzazione delle attività ambulatoriali in Val Brembana. Poi ci sono i conti: attivare il servizio di Terapia intensiva, potenziare quelli di Pronto soccorso e Psichiatria infantile (per la quale le liste d'attesa si sono ridotte ma i tempi per ottenere una visita restano di 12 mesi) costerebbe 643 mila euro l'anno, risorse al momento non disponibili.

Il Corriere della Sera – Bergamo e Provincia