Isola di Fondra: pure i turisti firmano contro il decreto
Isola di Fondra Articolo letto da 2.238 utenti - Pubblicato il 26 Agosto 2011Isola di Fondra – L'adesione della gente di isola di fondra non si è fatta attendere. In molti hanno già apposto la loro firma sulla petizione, promossa dal Comune, contro la decisione di accorpamento dei piccoli Comuni. Dopo l'esposizione dei sacchi neri della spazzatura e delle bandiere a mezz'asta sulla facciata del municipio, si è svolta in paese un'assemblea pubblica. Durante l'assemblea è stato illustrato il ruolo degli amministratori del piccolo paese, i loro incarichi e come si svolge il servizio ai cittadini. «Gli assessori e i consiglieri sono di fatto volontari – dice il sindaco Giovanni Berera – che spendono tempo ed energia perché amano il loro paese». In questi giorni continua la raccolta firme come voce di protesta del paese. Le firme vengono raccolte secondo la diversa appartenenza al paese: residenti, nativi e villeggianti.
«Abbiamo così un quadro reale dell'opinione della gente – prosegue il sindaco –. In molti, dopo l'assemblea, il mattino successivo sono venuti in Comune per chiedere informazioni. La questione suscita molto interesse e, al tempo stesso, preoccupazione». «Vedremo se sarà il caso di inoltrarle in qualche sede competente – conclude Berera –. Se la protesta salirà anche da altri Comuni, si valuterà se unirci e come far sentire la nostra voce».
L'Eco di bergamo
5 Risposta a “Isola di Fondra: pure i turisti firmano contro il decreto”
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Inserito il 26 Agosto 2011 alle ore 14:23 GMT+0100
Sig. Berera il volontariato si puo’ fare anche senza essere assessori o sindaci…..In Germania è anni che i comuni sotto i 5000 abitanti non esistono piu’, eppure la le cose funzionano e non si lamenta nessuno. Sarebbe forse ora di lasciar da parte il campanilismo e l’interesse solo di pochi.
Inserito il 26 Agosto 2011 alle ore 15:19 GMT+0100
Ma scusate… e cercare di coalizzarsi autonomamente in comuni di almeno 1000 abitanti no??? Tipo: Branzi + Carona + Valleve + Foppolo. Oppure Isola di Fondra + Valnegra + Moio de calvi + Roncobello + Lenna. È una pretesa un po’ grossa voler rimanere comuni così piccoli. E allora Zogno? solo Ambria (che è una frazione) conta 1000 abitanti se non vado errando.
Inserito il 26 Agosto 2011 alle ore 17:40 GMT+0100
Bisogna essere sempre grati a chi lavora per la comunità senza chiedere soldi e cariche pubbliche. 2 comuni per tutta l’alta valbrembana e tanti “volontari” che continuino a lavorare e “che spendono tempo ed energia perché amano il loro paese” senza chiedere di essere sindaco o assessori.
Inserito il 30 Agosto 2011 alle ore 09:59 GMT+0100
I sindaci dei microcomuni sembrano salvi… grazie ai soldi di chi si vede privato ,come il sottoscritto, della possibilità di riscattare l’anno del servizio militarea fini pensionistici, quello si prestato OBBLIGATORIAMENTE e GRATIS, a centinaia di chilometri da casa per altro… Complimenti ai nostri governanti per geniale trovata!
Inserito il 19 Settembre 2011 alle ore 14:29 GMT+0100
Accorpare i Comuni potrebbe anche giovare molto sul modo di governare singoli centri e paesi, potrebbe anche portare ad una maggior responsabilità Assessori e Sindaci che spesso soddisfano propri vizi o di partito e non le vere necessità dei centri dove governano. Se poi penso ai soldi buttati via ad esempio per i cellulari, spese esorbitanti che andrebbero subito ridimensionate e tagliate… Già oggi ci si è avviati a collaborazioni intercomunali, basti pensare alla Polizia locale (Interpolizia per molti Comuni che condividono agenti e turni di notte), o ad altri servizi che vengono proposti su indicazione della stessa Pronvicia (ricordo una riunione di qualche mese fa alla Provincia di Lodi) da erogarsi con la collaborazione intercomunale per non sovrapporre uffici e personale duplicato per un inutile sperpero di soldi.
Pensiamo ai piccoli paesinid della Val Brembana di qualche decina di abitanti senza fondi e soldi a disposizione. L’accorpamento o la fusione dei Comuni potrebbe giovare a tirarli fuori da situazioni di stallo. La fusione potrebbe giovare ad imparare a gestire meglio i soldi pubblici, cosa che tutt’ora, ancora in moltissimi Comuni NON SI FA, anzi, si continua a cercare come METTERSI IN MOSTRA agli occhi dell’Opposizione, senza davvero pensare al BENE COMUNE.