Cassiglio – Acque agitate, in questi giorni, al lago di Cassiglio, l'angolo di « beach» più frequentato della valle. Turisti e alcuni residenti sono sul piede di guerra contro l'amministrazione comunale, a quanto pare decisa a vietare la sosta delle auto a lato della strada comunale che dal lago sale verso la valle di Cassiglio: si tratta, in sostanza, 'area utilizzata a parcheggio dagli amanti dei picnic, quindi per godersi aria fresca e un po' di verde nel bosco, a fianco del lago e del torrente.

Iniziata raccolta firme
Il provvedimento – dice un comitato costituitosi recentemente che ha anche avviato una raccolta firme – danneggerebbe il turismo locale, visto che i posti auto rimanenti sarebbero ben pochi rispetto all'affluenza di turisti che ogni estate raggiungono il lago. Il sindaco Fabio Bordogna, per ora, preferisce non entrare nei particolari della querelle, limitandosi a dichiarare «di aver portato a conoscenza del provvedimento il Consiglio comunale, dopo il lavoro svolto nei mesi scorsi con Giunta e autorità competenti».

Il divieto di sosta, peraltro, – secondo quanto è stato possibile sapere – dovrebbe entrare in vigore verso metà giugno e solo se il Demanio concederà al Comune l'utilizzo dell'area. Lo spazio in questione, infatti, (compreso quello dove solitamente parcheggiano le auto), è per buona parte di proprietà demaniale. «Dal Comune di Cassiglio – spiega Claudio Merati, dirigente della Sede territoriale della Regione Lombardia – abbiamo avuto la richiesta di utilizzare a picnic e parcheggio un'area di circa 3.000 metri quadrati, a lato del torrente: di questi 2.400 metri quadrati circa ad area verde e i restanti per una dozzina di posti auto. Stiamo valutando la domanda, in particolare per quanto riguarda la compatibilità sotto l'aspetto idraulico». Di fatto l'area è già utilizzata da centinaia di turisti per picnic e la concessione al Comune da parte del Demanio dovrebbe consentire all'Amministrazione una regolamentazione, quindi anche il divieto di sosta. Ma proprio all'interno dell'Amministrazione comunale non tutte le voci sono concordanti.

Divieto a lato della strada
«Oggi – spiega il consigliere Delfino Ruffinoni che, insieme alla moglie Rosalba Begnis, gestisce da 30 anni il bar nei pressi del lago – sono disponibili parcheggi nel piazzale in ghiaia davanti al lago, quindi una ventina di posti, a salire, su lato sinistro della strada e una cinquantina sul lato destro. L'intenzione della Giunta comunale è quella di vietare i parcheggi sul lato destro della strada che dal lago sale la valle». «Eppure le auto non hanno mai occupato la carreggiata, ma sempre lo spazio a fianco, quello demaniale – prosegue Ruffinoni –. Le vetture in sosta non hanno mai creato ingorghi, problemi di o di ordine pubblico. E la strada, da quando è stata vietata la sosta delle auto sul lato sinistro, è sempre rimasta libera, anche per l'eventuale passaggio di mezzi di soccorso. Anche perché i turisti sanno che passa il vigile e le auto parcheggiate sulla strada vengono multate».

«Troppi rifiuti, alti»
«Tra i motivi portati dalla Giunta per introdurre il divieto – continua il consigliere – c'è anche l'eccessiva quantità di rifiuti lasciata dai turisti che poi deve essere smaltita dal Comune: premesso che i rifiuti vengono messi nei cestini e non lasciati in giro, se proprio si vuole risparmiare sui costi di smaltimento basterebbe invitare con alcuni cartelli la gente a portarsi i rifiuti a casa. Di certo – prosegue Ruffinoni – in questo modo si allontanano i turisti danneggiando l'economia locale».

Giovanni Ghisalberti – L'Eco di Bergamo

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