Roncobello – «Non possiamo investire sugli arredi urbani e tanto meno sul recupero delle strutture in degrado del parco giochi». Sono le parole del sindaco di Andrea Milesi in occasione dell'ultimo Consiglio comunale. «Le priorità sono altre – ha continuato –. Come ogni altro Comune, in questo momento dobbiamo far fronte alle difficoltà economiche. Abbiamo fatto delle scelte». Luciano Gervasoni del gruppo di minoranza «Incontri» aveva presentato un'interrogazione chiedendo all'amministrazione maggiore attenzione su alcuni interventi. Non ultimo, appunto, lo stato di degrado di panchine e fontane e delle strutture del parco giochi.

Ma la risposta del sindaco Milesi rivela la situazione complicata in cui versa la maggior parte dei comuni montani, Roncobello compreso. Tanto più che, come ha spiegato il sindaco Milesi «se accorpassero i comuni in Unioni, i problemi aumenterebbero. Verrebbe meno il senso di identità dei cittadini verso le nuove istituzioni. Come conseguenza si perderebbero il volontariato e il lavoro delle associazioni». «Siamo favorevoli a unificare i servizi tra i comuni, questo sì – continua Milesi – ma non i comuni. Se non viene abrogato l'articolo 16 della manovra, che obbliga l'accorpamento dei comuni a partire dalle elezioni amministrative del 2012, consegneremo le fasce di sindaci al prefetto, come atto simbolico della nostra protesta».

Ha fatto poi discutere l'adozione della classificazione acustica. «Siamo già in difficoltà economica – ha detto la Giunta – eppure la Regione ci impone di spendere dei soldi per adottare una cosa inutile, che non ci servirà mai». Roncobello, infatti, non presenta zone di criticità, nelle quali l'inquinamento acustico andrebbe ridotto.

Alberto Marzocchi – L'Eco di

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