Maltempo su San Giovanni Bianco, Serina e Dossena. Vertice con i proprietari delle case evacuate. Migliora la situazione dopo il nubifragio che si è abbattuto sulla tra lunedì notte e martedì. Rimangono comunque casi di abitazioni evacuate a e , ma non ci sono più zone isolate, mentre le amministrazioni comunali interessate stanno già verificando le singole situazioni per riportarle alla normalità il più rapidamente possibile.

I sindaci Gerardo Pozzi, di San Giovanni Bianco, e Michele Villarboito, di Serina, sottolineano in particolare l'attenzione dimostrata dal neoassessore provinciale alla Protezione civile Fausto Carrara: «Si è tenuto costantemente informato dell'evoluzione del fenomeno e delle conseguenze sul territorio – dicono i due sindaci – e con loro pure lo Ster (Servizio territoriale della Regione, l'ex Genio civile, ndr) attraverso il dirigente Claudio Merati e i suoi collaboratori».

In corso verifiche su abitazioni e frane
Ad accusare le conseguenze più pesanti è stato San Giovanni Bianco, dove sono rimaste isolate le due contrade del e del Bosco (comunque rimaste raggiungibili per mulattiera) dove al momento si trovavano una cinquantina di tra residenti e villeggianti. La strada di San Gallo è rimasta interrotta all'altezza del santuario, e otto persone sono state evacuate dal condominio «Colonia», sempre in zona santuario. Altri piccoli smottamenti sono stati presto rimossi.

«Al momento – spiega il sindaco Pozzi – non è possibile ipotizzare i tempi di rientro nelle abitazioni. Preoccupa infatti la situazione di dissesto del pendio sovrastante la ex colonia. Ai primi sopralluoghi di martedì ne sono stati eseguiti altri, effettuati dall'ingegner Alberto Frassoni che si è riservato di produrre un documento nella giornata di giovedì (oggi, ndr). Per venerdì sera è in programma un incontro con i proprietari degli appartamenti per rendere noti risultati dei sopralluoghi e le misure da adottare».

un argine provvisorio in località Grabbia
Nel frattempo è stata decisa la costruzione, lungo il tratto di strada a rischio cedimento tra la località Grabbia e San Pietro d'Orzio, di un argine provvisorio per impedire sulla sottostante scarpata delle colate d'acqua che potrebbero provocare altri smottamenti. Infine sono tornate agibili le strade interrotte, e Pozzi invita i proprietari di terreni attraversati da vallette «a tener puliti gli argini dei torrentelli da alberi e vegetazione spontanea che intasano gli alvei e contribuiscono a provocare le esondazioni».

Anche a Serina resta aperto il problema delle evacuazioni, che interessa una abitazione di Via Tridentina e una famiglia di quattro persone: «Mi riservo di decidere la revoca dell'evacuzione – dice il sindaco Villarboito – perché intendiamo tenere sotto osservazione il pendio dal quale si è mosso lo smottamento finito a ridosso della costruzione. Non ci sono comunque problemi per gli evacuati». Sono poi in fase di verifica i danni derivati da frane e smottamenti: «Non ci sono più problemi di viabilità – prosegue il sindaco – perché è già stato rimosso il materiale sceso sulle carreggiate stradali.

Ci preoccupano invece altre due situazioni a valle dell'abitato, in zona Piazzola ecologica. È crollato un ponticello (che dovremo ricostruire) che collega due rustici alla strada provinciale passando sul torrente Serina. E dovremo ancora sistemare uno smottamento nel pendio ove corre il collettore primario di fognatura del paese, che è rimasto scoperto per un buon tratto».
Infine è stata ripristinato completamente il transito delle strade comunali delle contrade Bretta e Valborgo di : «In prima battuta avevamo aperto un passaggio a senso unico alternato – precisa il sindaco Anselmo Micheli- martedì sera siamo poi riusciti a normalizzare la situazione».

L'Eco di