madonna_del_rosarioCarona – Tre liste nella corsa alle elezioni per 350 abitanti. È così che si presenta il comune di , in alta , all'appuntamento elettorale di fine maggio. È evidente che la passione per la politica del paese non manchi, eppure la situazione nasconde alcune divergenze. Non più di quindici giorni fa, infatti, il vicesindaco Mauro Arioli ha rassegnato le dimissioni. Motivo: una frattura con il primo cittadino, Giovanni Alberto Bianchi, proprio sulla questione delle imminenti votazioni. Il risultato è che la maggioranza si è divisa e i candidati per le amministrative saranno tre: il sindaco uscente Bianchi con la lista «Uniti per Carona», Franco Musati, appoggiato dal capogruppo di minoranza Federico Paganoni con la lista «Lavoriamo per Carona », e Arioli, con una sua squadra e la lista «Credere in Carona». Un passo indietro Alla base del passo indietro di Arioli c'è il coinvolgimento, da parte di Bianchi, di Tarcisio Migliorini, sindaco di Carona dal 2004 al 2009.

«Migliorini è stato, fuori dal Comune, il più forte oppositore della Giunta – spiega Arioli –. Ecco perché non potevo accettare che entrasse nella nostra lista. Contesto l'azione del sindaco, che ha cercato un accordo solo per paura di perdere le elezioni». Questa la replica di Bianchi: «Arioli ha scelto di dimettersi in modo libero, perché io lo volevo nel gruppo. Allo stesso tempo, però, volevo un vicesindaco presente sul territorio, a contatto con la gente. Era l'unico paletto che avevo messo». Così l'intesa fra sindaco e vicesindaco uscenti è saltata. Cinque anni fa Bianchi vinse con il 70% delle preferenze ma non è detto che, questa volta, il successo sia così scontato.

La priorità degli impianti La lista promossa dal primo cittadino si pone in continuità con la legislatura passata: «La priorità sarà data agli impianti sciistici – commenta Bianchi – e faremo qualsiasi sforzo pur di continuare a collaborare con e Foppolo perché Bremboski vada avanti. Un esempio riguarda la seggiovia che parte dal paese in scadenza fra quattro anni: vogliamo sostituirla con una cabinovia o un'altra seggiovia e se la società non ce la farà, interverremo come Comune. Oltre a ciò – continua – la trattativa in corso con Enel per i pagamenti pregressi dell'Ici può portare nelle casse comunali parecchi soldi. In quel caso, l'avanzo di amministrazione sarà dedicato al recupero dell'ambiente, agli impianti di e alla realizzazione di una centralina idroelettrica». Anche Arioli punta sul turismo invernale: «Ero l'unico amministratore del Comune che collaborava con il consiglio di amministrazione di Bremboski. Sono riuscito a portare avanti le istanze di Carona e posso dire tranquillamente che i risultati sono evidenti a tutti. Continuerò nella ricerca di privati interessati a inserirsi nel capitale della società per garantirne il funzionamento e lo sviluppo». Il jolly del professore Arioli assicura di aver chiuso la lista in cinque giorni e di poter spendere un jolly: «Si tratta di Giorgio Bianchi, professore universitario di Turismo della Iulm di Milano».

Centrale la questione legata alla terza età: «L'amministrazione uscente ha dedicato poca attenzione agli anziani. Bisogna invertire la tendenza. Ci piacerebbe, come prima cosa, migliorare il servizio dei trasporti con un mezzo comunale. Oltre a questo, creare un centro di aggregazione insieme alla parrocchia». Seggiovia da sostituire Anche per la lista guidata da Musati il turismo invernale è una priorità: «Carona vive di quello – spiega Paganoni – è indispensabile sostituire l'attuale seggiovia biposto e creare l'innevamento artificiale sulla pista Terre Rosse. In programma abbiamo una centralina idroelettrica, la cui gestione sarà in mano al Comune e non a privati».

Alberto Marzocchi – L'Eco di Bergamo

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