i Fratelli CalviEccoci all'ultimo capitolo della breve narrazione delle vicende di vita dei quattro fratelli Calvi. Dopo Attilio, Natale e Santino è la volta del più giovane: Giannino, un “ragazzo del '99”.

Al termine del breve racconto affronteremo l'argomento dei riconoscimenti che i Fratelli Calvi raccolsero dopo la loro morte, intitolazioni comprese.

Giannino Calvi

(, 6 maggio 1899 – Padova, 11 gennaio 1919)

Il più piccolo dei quattro fratelli, Giannino Calvi aveva un animo molto semplice. Distolto dai fratelli dai suoi intenti di sacerdozio, rimase molto colpito dalla morte di Attilio e Santino, tanto da volerli vendicare a tutti i costi.

Appartenente all'eroica classe del 1899, partì per la guerra dopo aver seguito un corso per ufficiali in quel di Parma e fu assegnato al corpo dei mitraglieri, comandato dal fratello Natalino. Rifiutò l'esonero dalla prima linea al fine di onorare la memoria dei congiunti caduti, tanto da scagliarsi più volte nella mischia. Nelle battaglie del Monte Grappa, nell'ottobre del 1918, si batté a fianco del fratello, rimanendo illeso.

Al termine della guerra, sulla del rientro a casa, venne colpito da un'epidemia di febbre spagnola, che lo uccise dopo una breve agonia, senza aver potuto rivedere i suoi familiari. Gli fu assegnata una croce di guerra alla memoria.

Le commemorazioni

Epigrafe sul monumento a Piazza Brembana
Epigrafe sul monumento a Piazza

Il padre, duramente provato dagli eventi legati ai figli, morì di dolore poco dopo il termine della guerra, lasciando sola la madre. Donna di grande carattere, cercò di onorare la memoria dei figli raccontandone le gesta. Venne ribattezzata “mamma Calvi” e divenne un punto di riferimento per chiunque nella zona avesse bisogno di conforto.

Il rientro delle salme al paese natale avvenne il 30 ottobre 1921 tra solenni cerimonie, celebrate sia nel capoluogo orobico, che in tutta la Brembana. Attestati di cordoglio vennero inviati dai più importanti uomini politici del tempo, tra i quali il re Vittorio Emanuele III, Benito Mussolini e Gabriele d'Annunzio, il quale donò una cospicua somma per la realizzazione di un monumento a Piazza Brembana che così ricorda i quattri fratelli:

« Natale, Attilio, Sante, GianninoFiore dell'italica gioventù, orgoglio della natìa Piazza Brembana. I quattro fratelli Calvi, con impeto d'aquila, difesero in guerra le vette della patria. Morte li spense, gloria li cinse d'alloro immortale »

Anche la città di decise di onorarli dedicando loro una via, ma soprattutto un monumento nel centro della città bassa. Collocato nell'attuale piazza Matteotti, di fronte alla sede municipale, venne realizzato nel 1933 dall'artista Attilio Pizzigoni.

Monumento dei Fratelli Calvi a Bergamo

Eseguito in marmo di Zandobbio a base pentagonale ed alto più di cinque metri, presenta su ognuno dei lati le effigi bronzee dei fratelli realizzate da artisti bergamaschi, e sul quinto lato l'immagine della vittoria. Sul resto del monumento sono inoltre presenti dei bassorilievi, eseguiti da Giacomo Manzù, indicanti i luoghi e le date delle quindici medaglie meritate dai fratelli Calvi durante la guerra. Nel corso del 1952 venne inaugurato anche un altro monumento dedicato ai fratelli al Passo del Tonale. Si tratta di un bronzo di pregevole fattura, inserito nel monumento dei Caduti.

I fratelli Calvi oggi

Il loro ricordo fu onorato dalla madre, che si prodigò al fine di commemorare i figli nel migliore dei modi. Tant'è che tutt'ora il loro nome ricorre in numerosi enti legati all'alta valle Brembana: dal paese Moio de Calvi al Rifugio Fratelli Calvi, fino alla polisportiva ad essi intitolata, che raggruppa tutti i paesi della valle Brembana oltre la Goggia.

E' inoltre presente la Fondazione mamma Calvi, che premia gli alunni più meritevoli del paese, con consegna dei premi ogni 4 novembre, anniversario della fine della guerra.

da wikipedia.it