Nuova edizione della Storia della Valle Brembana del Prof. Riceputi

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Il Centro Storico Culturale Valle Brembana, d’intesa con il Museo Etnografico di Valtorta, ha curato la nuova edizione dei due libri dello scomparso prof. Felice Riceputi dedicati alla Storia della Valle Brembana.

I curatori, Arrigo Arrigoni e Tarcisio Bottani, hanno rispettato i testi nella loro integrità sostanziale, limitandosi a qualche breve integrazione resasi opportuna alla luce di ricerche, studi e pubblicazioni degli ultimi anni, e alla sostituzione di buona parte del materiale fotografico, mentre la veste tipografica (curata dalla Corponove Editrice) si presenta del tutto nuova.

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Un insegnamento di etica politica per il liberale Bortolo Belotti

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Quale etica per un politico? Lontani i tempi di Machiavelli e di Botero che posero al centro della loro attenzione il principe, l’Italia liberale e costituzionale del primo ‘900 riscopre la necessità di formulare un’etica per chi si occupa di politica. Nell’Italia di Vittorio Emanuele III è il politico di lungo corso che gestisce il potere, i vari Giolitti, Luzzatti, Sonnino…; la legge elettorale pensata da Luzzatti e attuata da Giolitti concede il diritto di voto a tutti i cittadini maschi maggiorenni, superando almeno potenzialmente il privilegio della casta aristocratica e dell’alta borghesia, che si esprimeva nel notabilato. La prima guerra mondiale, poi, con il sangue versato da operai e contadini pone al ceto politico la necessità di ripensare il proprio rapporto con la nuova base elettorale e con i destinatari della propria azione politica. Il problema, quindi, che inizia ad essere percepito da esponenti nuovi del ceto politico e più sensibili alle grandi novità del periodo è quello della definizione di un modello di parlamentare, che non poteva derivare né dagli antichi testi di dottrina politica né dall’incipiente dottrina sociale della chiesa cattolica.

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L’operosità, punto di forza della Valle Brembana

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Dalle miniere, ormai in disuso da tempo, al legname, l’agricoltura e la pastorizia, l’operosità, punto di forza della Valle Brembana. Il lavoro e la produttività hanno da sempre caratterizzato l’operosità delle genti che popolano l’Alta Valle Brembana, tra le attività preminenti si ricordano le antiche miniere, ormai in disuso da tempo, il legname, l’agricoltura e la pastorizia, nonchè la produzione lattierocasearia. Dalle miniere in tempi remoti attorno al XIII secolo, venivano estratti nei vari giacimenti ora dismessi di Valtorta, Carona, Santa Brigida, Fondra ecc.

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Sacra Spina Vistallo, l’assassino che divenne un eroe

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Strano come nel cristianesimo anche dalle cose più turpi fioriscano spesso storie di fede vera, che finiscono in Gloria. La Sacra Spina in fondo per Gesù è stata uno strumento di tortura, una «burla atroce» – come la definì il vescovo Giulio Oggioni – e anche quella conservata a San Giovanni Bianco è una reliquia sporca, in senso non solo metaforico, di sangue. È qui in Val Brembana non grazie alle gesta di un eroe o alla limpida fede di un santo ma ai maneggi di un poco di buono e in virtù di una rapina – si direbbe oggi – aggravata dall’uso di armi, dal sequestro della persona offesa e, se vogliamo, anche dai futili motivi.

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