Valli Bergamasche: Le case non si vendono, affari in calo del 21%

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Si accentua la frenata, specie in provincia. Nel primo semestre circa 1.300 compravendite in meno. Si accentua la frenata, specie in provincia. Nel primo semestre circa 1.300 compravendite in meno. Forse la casa è ancora un investimento, ma di certo di affari se ne fanno di meno, mentre i cartelli «vendesi», sul nuovo e sull’usato, restano appesi sempre più a lungo, in attesa di compratori che scarseggiano, sia per prudenza, sia in previsione di possibili cali dei prezzi, sia, soprattutto, per la mancanza di disponibilità finanziarie. Il risultato è che il mercato immobiliare sta decisamente rallentando. Le compravendite nella Bergamasca di immobili residenziali, che secondo i dati dell’Agenzia del Territorio si erano mantenute negli ultimi anni sostanzialmente stabili intorno alle 6.300-6.600 operazioni all’anno, hanno registrato nella prima parte del 2012 una caduta di proporzioni inedite, non arrivando nemmeno a quota 5 mila.

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Scarichi: valli bergamasche da maglia nera e rischio multa

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Non c’è tempo da perdere. In Bergamasca ci sono dieci zone fuorilegge per fognature o depuratori inadeguati, se non del tutto assenti. L’Unione europea non scherza, il termine perentorio per mettersi a norma e non incappare nelle pesantissime sanzioni è per alcuni Comuni bergamaschi il 2015, per altri il 2016. In tutto sono stati individuati dieci agglomerati (aree omogenee che possono comprendere da poche centinaia di abitanti ad alcune migliaia), la stragrande maggioranza è nelle valli: alcuni sono privi di collettamento (fognature e depurazione), altri con gli impianti non a norma. La lista nera indica i comuni dove è necessario intervenire e sono quelli di Colzate e Almenno San Salvatore, Castelli Calepio, Oltre il Colle, Onore e Castione, San Giovanni Bianco, Schilpario, San Pellegrino, Zogno e la Val Serina (con Algua, Bracca, Cornalba, Costa Serina e Serina), Cortenuova, Carona e Sedrina.

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Bus, l’alta valle Brembana dice addio al “servizio a chiamata”

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Valle Brembana – «Quando si tagliano i fondi ai trasporti pubblici, sono soprattutto le zone periferiche a risentirne». Sono le parole di Giovanni Salvi, assessore ai Lavori pubblici e ai Trasporti della Comunità montana Valle Brembana, sulla soppressione del servizio a chiamata dei trasporti pubblici nelle valli bergamasche e alla modifica di alcuni orari che, specialmente a Cassiglio e a Roncobello, stanno creando alcuni disagi. Da quest’estate Salvi sta trattando con la Provincia per avere spiegazioni e qualche garanzia in più. «Ho posto il problema in Provincia – ha spiegato l’assessore brembano – ma mi è stato risposto che non ci sono più risorse.

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Piano per le Orobie, il Pirellone dà il via alla preparazione

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Orobie – Uno strumento di crescita e sviluppo per il territorio, condiviso con tutte le parti interessate, che vengono rese partecipi della sua messa a punto. I soggetti coinvolti sono, oltre a 45 Comuni, di cui 41 dell’alta Valle Brembana e della Valle Seriana e 4 della Valsassina, le due Province di Bergamo e Lecco, il Parco delle Orobie bergamasche e tre Comunità montane (Valle Brembana, Valle Seriana e Valsassina-Valvarrone). È il Piano territoriale regionale d’area delle Valli Alpine (Ptra Orobie bergamasche e Altopiano Valsassina), di cui la Giunta regionale ha deliberato l’avvio del procedimento di approvazione, su proposta dell’assessore al Territorio e Urbanistica, Daniele Belotti.

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