Discarica di amianto, tutta la Valbrembana contro il progetto

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UnicalceValle Brembana – Questa discarica non s’ha da fare, ormai tutti ne sono convinti. E’ stato ribadito anche durante l’assemblea indetta dai cittadini di Sedrina per poter dire un secco no al progetto che ormai spaventa gran parte della Valle Brembana. Un impegno di squadra fra i vari Comuni della valle per vietare la creazione di una discarica di amianto, progetto nel comune di Sedrina che però poggia nella conca di Zogno, della serie: l’erba del vicino è sempre più grigia. Il Comune più contrario è proprio quello di Zogno. La creazione della discarica risulterebbe più nociva proprio per questo territorio: l’aria che sale dalla valle – è questo il timore degli amministratori – spingerebbe le particelle velenose proprio sulla testa del capoluogo brembano. All’assemblea però i vertici della società Unicalce, proprietaria della cava Santa Barbara in località Cacosio, dove dovrebbe avvenire lo stoccaggio dell’amianto, non si sono presentati, creando ancora più tensioni tra i presenti.

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Freddo record, -10° a Foppolo

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Nivo-Tour-Orobie25Valle Brembana – Il picco del gelo alla Quarta Baita. Neve dai 900 metri Brutte previsioni Oggi ancora pioggia e vento gelido, domani schiarite ma sempre temperature bassa. Le notizie sono buone giusto per chi vuole arrischiare una sciata fuori stagione, visto che ieri mattina a Foppolo si è depositato uno strato di neve di 20 centimetri, e che una fitta nevicata, caduta a partire dalla mezzanotte tra giovedì e ieri, ha imbiancato le montagne bergamasche al di sopra dei 900 metri di quota. Proprio in quelle ore l’aria che arrivava dritta dall’Artico aveva valicato le Alpi, formando un vortice ciclonico sul Nord Italia e facendo precipitare le temperature. Alla Quarta Baita di Foppolo i termometri hanno registrato un 10 sotto zero che in questo periodo non si verificava da una ventina d’anni. E del resto l’ultima nevicata di fine maggio sulle montagne bergamasche era caduta nel lontano 1984, un’intera generazione fa.

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Sfida tra cuochi a San Pellegrino, alloro a Trezzo

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San Pellegrino Terme – È Luca Mariani, 17 anni, di Trezzo, il vincitore della settima edizione del concorso gastronomico svoltosi all’Alberghiero di San Pellegrino e patrocinato dal Comprensorio venatorio alpino della Valle Brembana. La competizione ha coinvolto i cuochi provetti della scuola che si sono prodigati nella realizzazione di piatti a base di camoscio, tema di quest’anno. Nel corso del pomeriggio la sfida ai fornelli e le valutazioni della giuria e in serata l’incontro conviviale al quale hanno partecipato, numerosi cacciatori. Alla fine la giuria, composta dagli chef Emanuela Rossi del ristorante Corona di Branzi, Emilio Ronzoni del ristorante «Piazza Brembana», dal maître Amira (Associazione maître italiani ristoranti e alberghi) Maurizio Risi, dal grandmaître Francesco Tassi, da Tina Arrigoni del caseificio «CasArrigoni » di Peghera di Taleggio e da un rappresentante dal comprensorio alpino Flavio Galizzi, hanno decretato i vincitori: al primo posto Luca Mariani con il piatto «Lingotto di camoscio con salsa amarene, polenta allo Strachitunt dop, gelato alla zucca e crocchetta di lenticchie»; al secondo il duo Nicholas Sala di Sotto il Monte e Pietro D’Adda di Treviglio, al terzo un altro duo, composto da Elisa Cattaneo di Valbrembo e Sara Nova di Mapello (di 16 anni).

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Meno taleggio ma l’export cresce ancora

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taleggioValle Taleggio – Produzione in leggere regresso (-2,52%), ma crescita dell’export: così il taleggio fronteggia la crisi. I numeri sono stati resi noti nell’assemblea del Consorzio di Tutela, che ha certificato un calo dei consumi in Italia che i produttori sono riusciti a compensare grazie a un forte dinamismo estero. A livello di produzione di taleggio Dop, viene confermata nel 2012 la leadership produttiva di Bergamo, con 4.409.636 di chilogrammi, il 53% del totale, seguita a distanza da Cremona (il 30%) e Brescia (10%). La quota export arriva al 16%: stabile la quota Ue con la conferma della Germania quale maggior paese importatore di taleggio (nel 2012 è tornato alle quote pre-crisi con 238 mila chili) seguita da Regno Unito e Belgio. Importante invece la crescita sui mercati extra Europei (passata dal 35% al 37% del totale export) con Australia e Russia sugli scudi come incrementi, mentre è significativo il quasi esordio in un mercato complesso come quello di Singapore con 12 mila chili esportati: proprio proprio la settimana prossima, presso il Ministero dell’Agricoltura, si terrà un incontro con le autorità del paese orientale per prevenire frodi sull’uso della denominazione.

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