Da Serina a Cremona per la terapia intensiva

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ospedale-valle-brembanaSe fossimo in Campania questo sarebbe già stato sollevato come un caso di malasanità. Qui, invece, sembra che si voglia nascondere». Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino e consigliere provinciale per la «Lista Bettoni-Udc» fa riferimento al giovane disabile di Serina morto nei giorni scorsi. «Ricoverato all’ospedale di San Giovanni Bianco – scrive Milesi – per l’assenza del servizio di terapia intensiva e per la contestuale mancanza di posti disponibili negli ospedali bergamaschi, ha dovuto essere dirottato in ambulanza all’ospedale di Cremona, distante circa 150 chilometri, dopo un viaggio di circa due ore». Dopo quanto successo il consigliere provinciale è tornato alla carica chiedendo all’Azienda ospedaliera di attivare a San Giovanni Bianco il servizio di terapia subintensiva (con mozioni alla Comunità montana e alla Provincia). Milesi, in particolare, ricorda come tale richiesta fosse già stata fatta dalla Comunità montana un anno fa (insieme alla domanda di copertura anestesiologica per 24 ore, di potenziamento del primo soccorso e di miglioramento del servizio di neuropsichiatria infantile).

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Disturbi mentali nei bambini “un anno di attesa per l’esame”

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Un anno, in media, di lista d’attesa ma anche più. Con le richieste di diagnosi che, peraltro, sono in continuo aumento (dalle 136 del 2009 alle 225 del 2011). Il servizio di neuropsichiatria infantile per la Valle Brembana, con sede a Zogno e gestito dal- l’Azienda ospedaliera di Treviglio, nonostante il miglioramento recentemente avviato, resta «carente». No psicologo fisso A sostenerlo e a puntare il dito su chi dovrebbe potenziarlo (il polo di Zogno, peraltro, non dispone an- cora di psicologo fisso) è l’assessore ai Servizi sociali e presidente dell’Assemblea dei sindaci brembani Ezio Remuzzi. Proprio la Comunità montana Valle Brembana, più volte, durante il 2012 aveva chiesto all’Azienda ospedaliera un cambio di marcia. Il potenziamento, dicono da Treviglio, c’è stato, ma a quanto pare non è bastato. Tanto che la Comunità montana ha sollecitato un nuovo incontro. Il disagio interessa centinaia di famiglie che ogni anno si rivolgono alla sede di Zogno per problemi emotivi o comportamentali del figlio: avuta la risposta che per la prima diagnosi occorre attendere anche più di un anno, spesso si rivolgono a strutture private, in particolare alla «Nostra famiglia» di Bosisio Parini (Lecco), con costi non indifferenti.

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Ospedale San Giovanni Bianco a rischio chiusura reparto ostetricia

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Ospedale di San Giovanni BiancoSan Giovanni Bianco sotto la soglia di nascite previste dal ministero. Il ginecologo Crescini: «Bergamo è lontana, si mantenga il punto nascita o serviranno gli elicotteri». I tagli ai bilanci degli ospedali arriveranno a metà 2013 portando effetti pesanti, come la riduzione delle sale parto sul territorio. In provincia di Bergamo almeno un ospedale, quello di San Giovanni Bianco, dovrebbe chiudere l’ostetricia. Ma anche a Calcinate e a Piario le cose potrebbero complicarsi. La spending review della sanità lombarda è solo congelata, sospesa in vista delle elezioni regionali e del cambio ai vertici del Pirellone. Roberto Formigoni ha chiuso il 2012 con l’annuncio che il bilancio della Lombardia per il nuovo anno non prevede riduzioni di spesa per gli ospedali.

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Fuga dall’ospedale della valle, cresce l’ostilità a Treviglio

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San Giovanni Bianco – Sempre meno ricoveri, con la perdita, in nove anni, di oltre 600 pazienti (andati altrove) e di un milione di euro di fondi destinati. E nel contempo, nonostante le richieste di una soluzione dalla valle, i pazienti e i disagi dei trasferimenti a Treviglio che aumentano. L’incontro dei sindaci coi vertici dell’Azienda ospedaliera di Treviglio – di cui fa parte l’ospedale di San Giovanni Bianco – anziché portare alla risoluzione dei problemi presentati pare aver inasprito i rapporti. Gli amministratori, in particolare, chiedevano l’attivazione della terapia subintensiva, una guardia anestesiologica, il potenziamento del pronto soccorso e la soluzione ai disagi dei pazienti trasferiti a Treviglio. Richieste a cui – sostengono il presidente dell’assemblea Ezio Remuzzi e il sindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi – non è stata data risposta positiva. E Milesi, ieri, con un comunicato, ha rincarato parlando di «inattendibilità e inaffidabilità della dirigenza». Sui ricoveri: complessivamente i residenti brembani ricoverati, dal 2003 al 2011, sono aumentati ma sono calati quelli che hanno scelto l’ospedale di San Giovanni Bianco, dal 49 al 40%.

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