Ambria, 11 anni di musica al top Band di casa e beneficenza

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ambriaZogno – Otto serate, 14 concerti e una previsione di 15 mila presenze. Questi i numeri dell’Ambria music festival, l’happening musicale giunto all’11ª edizione che da stasera a domenica e dal 17 al 20 luglio andrà in scena al campo sportivo di Ambria di Zogno (concerti tutti gratuiti).Con un unico filo conduttore, l’alta qualità della musica proposta. Tanto che oggi, a 11 anni di distanza, è ormai l’evento musicale più importante della valle e sicuramente tra i più quotati della nostra provincia. Un’esperienza partita nel 2003, con due serate di concerti e qualche centinaia di persone. Ora ampliatasi a dimensioni ultraprovinciali e regionali, come accadde l’anno scorso per gli «Hardcore Superstar» gruppo svedese heavy metal, per il quale i fan arrivarono da tutto il Nord Italia.

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Pianetti il killer, va in scena il mistero

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pianettiCamerata Cornello – Folle omicida ed eroe maledetto, criminale ma anche giustiziere. Oggi come allora, a 99 anni di distanza dal quell’orribile 13 luglio 1914, il «dies irae» di Simone Pianetti sembra dividere la Valle Brembana e gli storici. In sole tre ore il bandito brembano, sentitosi perseguitato dai suoi concittadini, uccise a fucilate sette persone, fuggì e non fu più preso, né vivo né morto. La follia del Pianetti ebbe eco nazionale e internazionale, fino a New York e in Australia. Criminale e vendicatore «Probabilmente nella sua figura convivono sia l’anima del killer spietato sia quella del vendicatore, di uno che volle farsi giustizia da sé per la forte ostilità di cui era circondato. E oggi qualche giovane lo confonde con Pacì Paciana (il Robin Hood brembano di fine Settecento, ndr)». A parlare è Denis Pianetti, 36 anni, pronipote di Pasquale, fratello del bandito Simone, fin da ragazzo studioso della vicenda del familiare, prossimo alla pubblicazione di un libro che raccoglie tutto quanto esista sulla vicenda. Perché è trascorso quasi un secolo, eppure il mistero di come siano andate veramente le cose non è ancora del tutto risolto.

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Sgombero neve finito: riaperto il Passo San Marco

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Passo San Marco – Bergamo e Sondrio siglano l’intesa. È stata firmata giovedì, dal dirigente Renato Stilliti del settore Viabilità della Provincia, l’ordinanza che apre definitivamente al transito la strada del Passo San Marco, posta nel territorio dei comuni di Mezzoldo e Averara. La strada era chiusa dallo scorso 29 ottobre a causa della stagione invernale, particolarmente prodiga di neve quest’anno, ed era stata riaperta parzialmente (di fatto solo fino al rifugio San Marco) circa un mese fa. Più che le condizioni del tratto bergamasco (di fatto meno di due chilometri dal rifugio al Passo) a rendere impossibile il transito era la chiusura del tratto valtellinese che scende verso Albaredo e Morbegno. In questo caso le operazioni di sgombero neve, come cita l’ordinanza emessa da via Tasso, sono state completate martedì 4 giugno, con contestuale apertura al transito veicolare da parte della Provincia di Sondrio. Il versante valtellinese raggiunge pendenze del 12% mentre il versante brembano appare complessivamente meno ostico e soprattutto gode di una posizione maggiormente esposta al sole.

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La Valle Brembana prossima al via libera, opere per 50 milioni

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Vittuone - Pannelli.VALLE BREMBANA – Dal fotovoltaico alla Green house, dalle pale eoliche alle centrali a biomassa: la Valle Brembana fu la prima a muoversi per aderire al «Patto dei sindaci» (Covenant of majors) promosso dall’Unione europea. Brembilla, in particolare, grazie alla consulenza di Antonello Pezzini, componente del Comitato economico e sociale europeo, fu il primo Comune bergamasco ad avviare l’iniziativa e, tra i primi ad approvare in Consiglio comunale il proprio piano d’azione per l’energia sostenibile (Seap o Paes). E proprio Brembilla, dice Pezzini che nei giorni scorsi è stato nel paese brembano a fare il punto della situazione sull’iter del Seap, sarà il primo comune vallare che, entro fine mese, dovrebbe vedere approvato il piano, aggiungendosi, quindi, agli altri 27 Comuni bergamaschi (Valle Cavallina, Sebino, quindi Bergamo, Seriate e Brembate Sopra) che, stando al sito ufficiale del patto dei sindaci, hanno già avuto l’ok della Commissione europea (in Italia, su oltre 2.000 Comuni firmatari del Patto dei sindaci, finora hanno avuto il via libera dal Centro comune di ricerca della Commissione europea 417 Piani d’azione).

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