Giugno 2014: San Pellegrino cambia volto

-Speciale Rilancio S.Pellegrino 7 Commenti »

San Pellegrino – Apriranno le terme. Fra sei mesi pronti teatro e restyling del Casinò. Per l’area benessere il cronoprogramma è nero su bianco. «Sparita» la facciata dell’antico albergo. Il sindaco Milesi: «Si rinnova la parte storica del paese. Per gli spettacoli struttura da 4,6 milioni». Il tanto atteso centro termale di San Pellegrino spalancherà le porte nel giugno del 2014. E alla vigilia dell’Expo del 2015 la Val Brembana scoprirà se la promessa di un rilancio turistico ed economico potrà effettivamente trasformarsi in concreta realtà. Il cronoprogramma è stato appena confermato. Intanto anche il lavoro su altri interventi avviati dal Comune per ridare nuova linfa alle bellezze del paese si fa serrato: a maggio di quest’anno sarà riaperto il Casinò, oggi oggetto di manutenzioni, ed entro luglio sarà inaugurato il nuovo teatro che lo affianca.

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Resort di Foppolo, ecco il progetto

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Il rilancio di Foppolo va a rilento. Avviato nel 2010 è ancora in fase di progettazione esecutiva. Ma lo sviluppo del piazzale Alberghi (cuore dell’operazione), dove sono previsti appartamenti, negozi, parcheggi e nuovi hotel, è nelle mani dei leader mondiali di resort montani, il team internazionale di «Ecosign mountain resort planner», fondato nel 1975 da Paul Mathews. Cosa, quindi, che dovrebbe essere garanzia del risultato finale. Un’operazione per un valore di oltre cento milioni di euro e che parte da lontano quella della trasformazione del piazzale alberghi: con l’acquisto, da parte del Comune, dei terreni della Regione nel 2001 e la demolizione del vecchio albergo Dalmine.

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Ritardatari dei Pgt, si rischia la paralisi

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Giorni: 123. Comuni alle prese con la corsa forsennata a colpi di verifiche e controlli: 78. Già oggi fuori dai termini: sette. Ma la lista si allunga perché, anche se manca la certezza matematica, diverse amministrazioni stanno sul crinale rischiando il blocco della pianificazione urbanistica, conseguenza prevista dalla legge per chi al 31 dicembre non ha almeno adottato il Piano di governo del territorio. Il termine ultimo è già stato posticipato due volte negli anni, ma la Regione ora ha annunciato che non farà sconti. La paralisi implica niente più autorizzazioni a costruire per progetti su terreni edificabili, niente nuovi piani, le opere pubbliche messe in forse. Nella Bergamasca — visto che l’iter prevede tempi tecnici certi, come la pubblicazione della Valutazione ambientale strategica per almeno 60 giorni — stando alle stime della Provincia è già possibile dire che da gennaio decadranno gli strumenti urbanistici per Lenna, Cusio, Santa Brigida, Vedeseta e Ornica.

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Il destino del Grand Hotel? La vendita tra le ipotesi

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San Pellegrino Terme – Vendita o cessione in gestione a una grande catena alberghiera? E chi ci mette i soldi per il recupero (almeno 40 milioni di euro)? Con o senza la realizzazione di una dependence per rendere sostenibile proprio la riapertura? E poi le destinazioni: albergo di lusso con centro congressi, casa da gioco all’ultimo piano o magari portarci anche l’acqua termale? Il recupero del Grand Hotel resta il vero problema per il rilancio di San Pellegrino. Trovata la soluzione per le terme, il futuro dell’edificio liberty che ospitò regine e letterati, è ancora pieno di dubbi. L’unica certezza è che, stasera, il Consiglio comunale (poi lo farà la Provincia) delibererà la messa in liquidazione della società «Grand Hotel» (al 95% del Comune e al 5% della Provincia), proprietaria dell’immobile.

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