Orobie: pallottole di gomma contro l’orso
-Speciale Orso Val Brembana Articolo letto da 1.373 utenti - Pubblicato il 16 Maggio 2012Orso Orobie – Gli allevatori: non vogliamo abbatterlo, ma lavorare in sicurezza. E la Coldiretti lancia l'allarme. Il Pirellone può fornire recinti elettrificati. L'ultima volta l'hanno visto a Tezzi di Gandellino, dove ha sbranato un capriolo. L'orso (o gli orsi, ma che siano più d'uno non c'è certezza) che si aggira sulle montagne bergamasche sta cominciando a destare qualche preoccupazione. Prima di tutto da parte degli allevatori, che in vista della stagione degli alpeggi temono di avere problemi con i bestioni che finora hanno già mangiato pecore e capre e devastato alcuni alveari. «È un grosso problema – spiega Alberto Brivio, presidente della Coldiretti bergamasca – Gli alpeggiatori temono per la loro incolumità e per quella delle mandrie.
Nessuno vuole che questi animali vengano abbattuti ma è necessario che gli agricoltori possano lavorare in sicurezza e vengano tutelati con misure idonee». «L'apprensione è tangibile – aggiunge Giovanni Giudici, presidente dell'Associazione Provinciale Allevatori – Il bestiame è al pascolo è indifeso e può essere una facile preda. Molte malghe non sono raggiungibili in auto e se succede qualcosa come si fa ? Ci era stata promessa almeno un'azione di monitoraggio per capire gli spostamenti dell'orso ma nulla è stato finora fatto». Ma una prima azione si è svolta proprio lunedì alla sede di Curno del Corpo Forestale, dove si è tenuto un incontro del coordinamento regionale che si occupa di questo problema.
Agli operatori del settore sono state spiegate le tecniche per monitorare gli spostamenti degli orsi, e un esperto dall'Abruzzo ha spiegato la tecnica in uso da loro per tenere lontani gli orsi dai centri abitati: si sparano pallottole di gomma. Azione per la quale si terranno appositi addestramenti. «Noi manderemo le nostre guardie ecologiche ad effettuare perlustrazioni – annuncia il presidente della comunità montana val brembana Alberto Mazzoleni – Ma non vorrei fare allarmismo: gli orsi non attaccano l'uomo e nemmeno le mucche, ci sono pericoli solo per pecore e capre».
Corriere della Sera – bergamo e Provincia di Fabio Paravisi
3 Risposta a “Orobie: pallottole di gomma contro l’orso”
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Inserito il 16 Maggio 2012 alle ore 11:13 GMT+0100
Da Parco delle Orobie Valtellinesi:
A scuola per gestire l’orso. Si è tenuto martedì 21 aprile a Bergamo il corso di dissuasione dell’orso rivolto agli agenti delle polizie provinciali di Bergamo, Brescia, Lecco e Sondrio e del Corpo forestale dello Stato operanti nelle medesime province. A condurre il corso sono intervenuti l’ispettore Paolo Zanghellini del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento e il collega Valter Calvetti che vantano una pluriennale esperienza di gestione degli orsi anche in situazioni problematiche, avendo operato direttamente in diverse situazioni ritenute critiche per la presenza di questo animale in prossimità di ambienti urbani. Gli orsi attualmente presenti in Trentino sono ventiquattro e, benché di indole schiva e diffidente nei confronti dell’uomo, approfittano delle fonti alimentari che la gente mette loro a disposizione per incuria o, peggio, col preciso intento di avvicinare l’animale inducendo atteggiamenti potenzialmente pericolosi. La dissuasione ha il preciso scopo di risolvere questi problemi ricondizionando il comportamento del plantigrado attraverso metodi assolutamente incruenti che sfruttano il rumore: suoni, pallottole di gomma, dardi esplodenti e altri espedienti che spaventano l’animale e lo scoraggiano dal tenere atteggiamenti di confidenza nei confronti dell’uomo e dei nuclei abitati. Alla dissuasione si accompagna spesso il monitoraggio degli spostamenti dell’animale mediante radiocollare, per valutare il successo delle operazioni effettuate. Ciò implica la cattura dell’animale, che è una operazione piuttosto impegnativa. I docenti trentini, in un’intera giornata di corso, hanno toccato tutti gli argomenti essenziali per poter intervenire in situazioni critiche, dalla formazione ed organizzazione delle squadre alle attrezzature necessarie e il loro utilizzo. E’ stato anche considerato l’impiego di cani specificamente addestrati per collaborare nelle azioni dissuasive. Il corso si è concluso con la dimostrazione pratica dell’uso di alcune munizioni. Obiettivo della formazione è quello di disporre anche in Lombardia di squadre di pronto intervento, attivabili secondo turni di reperibilità, in grado di effettuare interventi di presidio e dissuasione qualora un orso si avvicini eccessivamente ai centri abitati. «E’ importante assicurare alle comunità locali la pronta capacità di intervento della pubblica amministrazione – sostiene il presidente del Parco Walter Raschetti – quale presupposto per la tranquillità dei cittadini e la pacifica convivenza tra uomo ed orso. Il recente ritorno dell’orso in Lombardia – con presenza anche nel Parco delle Orobie Valtellinesi – è un valore positivo che va gestito con impegno ed attenzione».
Inserito il 16 Maggio 2012 alle ore 12:07 GMT+0100
Spero che questo articolo con relativo corso serva effettivamente ad informare e eventualmente a formare il personale onde evitare allarmismi a volte esagerati.Un grazie dell’informazione al sig. Admin.
Inserito il 17 Maggio 2012 alle ore 20:02 GMT+0100
scusate ma il pericolo SOLO X PECORE O CAPRE vi sembra poco? se permettete girano abbastanza i co…. un allevamento di ovini vale meno di qualsiasi altro allevamento? cominciate a tutelare seriamente tutti gli allevatori dall’orso senza inventare pallottole di gomma!!