Nature, Art & Habitat in Valtaleggio

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foto credit_Mick Dalrymple_NAHR group 2015Taleggio – Nella verde cornice della Val Taleggio (BG), ha preso avvio da pochi giorni Nature, Art & Habitat (NAHR), programma di residenza estivo che raduna una decina di ricercatori multidisciplinari da tutto il mondo invitati all’osservazione, all’analisi, all’emulazione della natura. Il progetto di studio dedicato alla biodiversità dei luoghi trova il suo fondamento nell’immersione nella natura montana quale fonte di ispirazione creativa e si propone come modello eco-sistemico di ricerca e attività culturali capaci di rivelare il forte legame tra gli organismi viventi (essere umani, specie vegetali e animali) e lo sviluppo di principi sostenibili per una convivenza più resiliente. Gli obiettivi dell’iniziativa includono inoltre quello di stabilire un contatto diretto con le comunità locali, di attivare collaborazioni e di stabilire nuove relazioni partecipative e imprenditoriali attraverso l’ideazione di progetti bio-ispirati capaci di calamitare attenzione globale sia grazie alla partecipazione internazionale che alla sua divulgazione online.

Ideatrice del programma è l’arch. Ilaria Mazzoleni residente da circa 20 anni negli Stati Uniti e docente di biomimetica presso il Southern California Institute of Architecture (SCI-Arc) di Los Angeles: facendo spesso ritorno nella sua valle di origine e intuendo il vigore delle risorse naturali ha pensato di orientare la propria passione ed esperienza alla valorizzazione dei territori montani locali.

 

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Casaro ventenne ai Piani dell’Avaro, il suo Bitto sul podio a Morbegno

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BITTOCusio – Il Bitto brembano sale sul podio alla storica mostra di Morbegno. Merito di Erich Giupponi, ventenne casaro di San Pellegrino, che, alla 107a rassegna del formaggio re della Valtellina, ha conquistato la seconda posizione, lasciando dietro di sé oltre trenta espertissimi allevatori della provincia di Sondrio. Davanti a lui solo Flavio Mazzoni, 35 anni, di Albaredo (Sondrio), dominatore del concorso avendo ottenuto un altro alloro e due bronzi anche in altri concorsi dedicati a formaggi valtellinesi, il Casera e lo Scimudin.

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Cani pastore in gara “Chi li picchia non sa insegnare”

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Cusio – «Quanto accaduto al passo di Crocedomini è assurdo ed esecrabile. Il legame che si crea tra il pastore e il suo cane da lavoro è ancora più forte di quello tra una persona e un semplice cane da compagnia. E gli alpeggiatori non sono assolutamente così». La condanna, ieri ai Piani dell’Avaro di Cusio – dove si disputava l’11° campionato di cani da pastore – è stata unanime. Del malgaro che a metà luglio, a Breno, nel Bresciano, ha ucciso a bastonate e sassate il suo cane perché divenuto mordace e poco utile al lavoro, quasi non si vuole parlare. Perché un gesto del genere – dicono gli allevatori e alpeggiatori – non fa parte della nostra cultura. Un gesto che però, a Breno, ha convinto il Comune ad annullare la storica gara dedicata proprio ai cani da pastore, manifestazione storica che si svolgeva dal 1988.

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Cani da pastore una passione senza crisi, torna la sfida

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Cusio – Potremmo chiamarla una passione e – per loro – i cani, un mestiere, senza crisi. Perché se il mondo degli alpeggi è sempre più in ritirata, causa la scarsità di animali portati in montagna, quello dei cani da pastore guidati dai bergamini si allarga sempre più. Lo dimostra il campionato a loro dedicato, che da 11 anni si disputa ai Piani dell’Avaro di Cusio. Partito magari in sordina, ora raccoglie a ogni edizione fino a cento concorrenti, provenienti da tutta la Lombardia, ma in particolare dalle terre d’alpeggio, quindi Bergamo, Brescia, Sondrio, Lecco, Como e Varese. Con appassionati di ogni età, da chi ha dieci anni fino agli ottantenni, maschi e femmine. L’obiettivo dell’evento – organizzato dal Comune e anche quest’anno dedicato all’alpeggiatore Gianrenato Bianchi – è quello di avvicinare i più giovani a un patrimonio culturale millenario che non può andare perso, quello degli alpeggi e appunto dei cani da pastore. L’appuntamento è come sempre alle 12, per il pranzo alla baita degli alpini, nell’ambito della Festa della montagna, quindi alle 13 le iscrizioni e alle 14 il via alla gara.

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