cornello-dei-tasso1Un suggestivo nucleo di case, considerate tra le più significative costruzioni edificate nelle montagne della nostra provincia. Entrati nella media e superato di poco l'abitato di si incontra sul lato sinistro della ex S.S.470 salendo verso l'alta valle, un ponticello in muratura che sovrasta il vecchio sedime ferroviario di quella che fu la rimpianta Ferrovia della Valle Brembana. Attraversato il quale, più oltre, si incontra un tratto di mulattiera già “Via Mercatorum” che permette di raggiungere tra boschi e scorci panoramici sulla valle, l'abitato di Cornello del posto in comune di . La storia cita Camerata (Camarata) nell'epoca che risale al 1181, lo stesso periodo di Cornello, Bruga, Darco, Orbrembo, Cespedosio e Brembella, ora frazioni del comune.

Un suggestivo nucleo di case, considerate giustamente tra le più significative costruzioni edificate nelle montagne della nostra provincia, oltre che per la loro architettura, per il buon grado di conservazione. Un borgo che pare assuma il suo aspetto definitivo tra il XV e XVI secolo, quale capoluogo e sede di transito e mercato sull'antica “Via Mercatorum”. La storia narra che alla fine del 1500 (1592) quando il podestà Alvise Priuli fece costruire una la “Priula”, che dalla Valle Brembana portava verso la Svizzera dando incremento ai nuovi mezzi di trasporto, il Cornello venne posto in condizione di isolamento, creando notevoli disagi alle varie attività artigianali e commerciali di allora. Le costruzioni del Cornello, però grazie forse quell'isolamento, ancor oggi rispecchiano fedelmente le caratteristiche d'epoca medievale, con le case costruite sulla roccia e poste tra due strade, una alta ed una bassa.

La parte bassa riservata ai magazzini, botteghe, stalle, si affacciava sulla strada porticata o sulla via
principale d'attraversamento, la parte superiore invece riservata alla zona così detta abitativa. Sopra il nucleo urbano la chiesa, che pare sia stata eretta nel XII secolo, di costruzione rettangolare, con torre campanaria quadrata di stile romanico; all'interno conserva preziosi affreschi sulle pareti dell'abside e sui muri perimetrali di autori anonimi. Affreschi restaurati nel 1977 grazie l'intervento di privati cittadini, di enti e della stessa parrocchia che ne hanno permesso la loro conservazione ed ora rappresentano una importante testimonianza per l'intera Valle Brembana.

Scrivendo del Cornello, non si può tralasciare l'origine della famiglia dei Tasso (il casato lo si fa risalire al monte dei tassi, mammiferi carnivori allora abbondanti nella zona), con Bernardo (1493/1569) padre di Torquato (1544/1595) che fu presente nel borgo brembano già agli inizi del XIV secolo.

Una famiglia di letterati e di intraprendenti imprenditori, legata a , che diedero vita ad un efficiente servizio di posta diffusosi in tutta Europa e diviso in vari rami tra i quali Francesco de Tassis che ebbe il contratto postale col Sacro Romano Impero agli inizi del ‘500. Una dinastia che si ramifica in vari paesi europei tra i quali Bruxelles e la Germania e nella città di Regensburg (Ratisbona), che ebbe il Generalato delle Poste fino al 1867, con i principi , nella nostra epoca fu rappresentato da Johannes Thurn und Taxis, detentore di un impero economico formato da banche, industrie metallurgiche ed elettroniche oltre a possedimenti terrieri in varie parti del mondo.

Deceduto nel 1990, la sua fortuna è stata ereditata dalla giovane moglie Gloria von Schonburg Glauchan e dal figlio Albert Von Taxis. Oggi il Cornello del Tasso è divenuto luogo di grande interesse turistico, il suo splendido e ben conservato porticato, i resti del palazzo dei Tasso, le antiche case in pietra e la raccolta chiesa oltre al museo Tassiano, rappresentano un grande richiamo per il turista che, immerso nella tranquilla pace del luogo, si può immaginare trasportato in una atmosfera di grande suggestione evocativa.

Enzo Novesi – InterValli